Aprire un tapas bar: come attrarre clienti con nuovi format

Tra innovazione e burocrazia: ecco come aprire un tapas bar

Hai sempre desiderato aprire un locale che fosse diverso dal classico bar e che attirasse l’attenzione? il tapas bar è la soluzione!

La cucina spagnola, con la sua varietà e i suoi sapori unici, è ormai apprezzata in tutto il mondo e proprio da questo prende spunto il format del tapas bar che si è affermato già in molte città all’estero.
Aprire un tapas bar può rivelarsi un’attività molto redditizia. Non solo perché ti consente di entrare in un mercato di tendenza, ma anche perché ti permette di attirare l’attenzione dei clienti e fare la differenza tra le altre attività di bar.
Vuoi saperne di più? Approfondiamo l’argomento!

Che cos’è il tapas bar?

Di certo conoscerai le tapas, pietanze tipiche spagnole a base di carne o di pesce, che possono essere consumate come aperitivo o antipasti,
serviti caldi o freddi. La particolarità di questo piatto è l’impiego di una grande varietà di ingredienti che permette di creare abbinamenti sfiziosi o anche gustose monoporzioni da assaporare accompagnate da cocktail o bevande come sangria, birra, vino o bevande analcoliche.

Aprire un tapas bar ti permette quindi di proporre alla clientela un menù vasto e fantasioso, con ingredienti che puoi modificare a seconda delle stagioni.

I tapas bar sono locali pensati per la convivialità: il luogo ideale per un aperitivo, una serata in famiglia o con gli amici. Qui si mangia bene, senza spendere una fortuna, e si vive un’atmosfera unica. Questi aspetti, che rendono i tapas bar tanto amati, sono anche la chiave del loro successo!

Un ambiente accogliente, una cucina che unisce qualità e convenienza, e l’opportunità di condividere piatti in compagnia: sono tutti fattori che rendono questo format particolarmente interessante per chi vuole avviare un’attività in proprio o aderire a un franchising tapas bar.

Da dove partire per aprire un tapas bar accattivante e originale?

Punto di forza del tapas bar è l’originalità del prodotto e soprattutto della location.

Per ottenere questo risultato è necessario curare l’arredo nei minimi dettagli, studiandone con cura anche la disposizione. Lo spazio non è importante, basta valorizzarne i punti di forza e dare personalità agli ambienti.

L’ambiente deve essere funzionale per chi vi lavora e al tempo stesso confortevole per i clienti, per spingerli a restare e quindi a consumare di più. Puoi arredare il locale in stile vintage, classico, shabby o moderno, scegliendo quello che più ti piace.

Nei locali più piccoli è possibile utilizzare dei tavolini rotondi, che risultano eleganti e facilitano anche il passaggio dei camerieri.

Punto focale del locale, poi, è il bancone. Questo elemento può assolvere a diverse funzioni: può essere usato come base d’appoggio per le consumazioni veloci, come divisorio tra sala e area cucina e, se viene proposto cibo da asporto, come piano per preparare le consegne.

Un tapas bar può essere reso originale dalla scelta dei colori e delle luci e/o dal tipo di menù proposto.

Come aprire un tapas bar carino e originale in 5 step

Vediamo, quindi, cosa serve per aprire un tapas bar e quali sono gli step da seguire per avviare un’attività di successo:

  1. Scelta della location. La posizione del locale è un punto di forza dell’attività.
  2. Analisi dei competitor. Per invogliare i clienti a entrare e ritornare nel tuo locale devi proporre qualcosa di diverso dai competitor e dalle attività della tua zona. Per definire il tuo vantaggio competitivo devi prima studiare la concorrenza, i servizi e le offerte proposte.
  3. Definisci il tuo target di clienti. Una volta individuato il tuo target puoi definire il menù da proporre e anche capire quale concept di locale realizzare.
  4. Business plan. Si tratta di un piano finanziario per la tua nuova impresa che contempla costi fissi e variabili, definisce le strategie da seguire per raggiungere determinati risultati nel tempo, quindi è la base fondamentale di ogni attività commerciale.
  5. Cura la brand identity. Individua un nome e un logo per il tuo locale: una volta definito il tuo marchio tutto dovrà essere coerente – dagli arredi, agli elementi grafici, ai menu – per aiutare i clienti a ricordarsi della tua attività.

A chi rivolgerti per aprire il tuo tapas bar?

Per aprire un’attività commerciale, come un tapas bar, è necessario pensare anche agli aspetti più tecnici. Si tratta di un’attività di somministrazione di alimenti e bevande che, nel comune di Roma, è rilasciabile soltanto a patto che si raggiunga un punteggio di qualità sia per la location creata che per le caratteristiche del gestore e varia in ogni Municipio oltre al rispetto delle linee guida della ASL.

In una fase preliminare è fondamentale, per chiunque voglia intraprendere un’attività imprenditoriale, ricevere una seria consulenza che sia di supporto alla creazione del tuo progetto d’impresa, realizzare un progetto che ci consenta di creare il concept adatto alle nostre esigenze ma soprattutto riuscire a capire il costo di realizzazione, analizzare se si necessita di una eventuale richiesta di accesso al credito, alla costituzione della società o della ditta individuale, facendo seguire una serie di adempimenti obbligatori:

  • iscrizione al registro delle imprese.
  • apertura dei profili INPS e INAIL.
  • Essendo un’attività di ristorazione, è indispensabile essere abilitati (attestato SAB) a lavorare in attività alimentare di somministrazione, rispettare le linee guida della ASL in cui si attesta il rispetto delle norme igieniche di sicurezza del locale.
  • comunicazione al Comune di riferimento dell’avvio della tua attività (SCIA)
  • ottenere il permesso di esporre l’insegna.

Vuoi avere maggiori informazioni su cosa serve per aprire un tapas bar? Il team di GIPA Consulting può aiutarti in ogni fase di progettazione e lancio della tua attività, curando anche l’aspetto burocratico.

Scopri i nostri servizi e contattaci per richiedere una consulenza personalizzata.

Avviare una start up: perché richiedere la consulenza di un professionista

Idee avvincenti e consulenza professionale: ecco come avviare una start up

Sogni di concretizzare la tua idea imprenditoriale e dare vita a una start-up? Che tu abbia dei soci o meno, come ben sai, passare dalle parole ai fatti non è semplice, soprattutto in un Paese come il nostro dove i passi da compiere per avviare una start up possono essere tanti e complicati.

Partiamo da qui. Non ascoltare chi ti dice che avviare una start up in Italia è impossibile: basta sapere come muoversi e fare tutto con criterio.

In questo articolo ti illustreremo cosa ti serve per dar vita alla tua start up e perché è importante avvalersi della consulenza giusta.

Entra nel mondo del lavoro da protagonista avviando una startup di successo

Entrare nel mondo del lavoro da protagonisti è una scelta, e le probabilità di successo aumentano se il neo imprenditore viene supportato da un’adeguata formazione e da una buona preparazione. Tuttavia, è bene sapere che non tutte le start up si trasformano in attività durature, per determinati motivi.

Per avviare una start up, infatti, oltre alle idee è necessario elaborare in dettaglio tutti gli aspetti fondamentali che potranno concretizzarla: ogni nuova azienda dovrà essere supportata da una corretta pianificazione che preveda non solo la scelta della location più adatta ma anche il calcolo dei costi effettivi, delle spese variabili, dei probabili ricavi e così via.

Oltre al business plan, poi, ci saranno tante altre cose da considerare, come ad esempio la possibilità di accedere a finanziamenti.

Cosa serve per avviare una start up

Quante cose devi sapere per avviare una start up? Quali sono i costi che devi affrontare? Qual è l’iter burocratico da seguire? Pensa solo alle normative da rispettare, ai modelli da compilare, ai lavori da avviare e seguire per dare alla tua impresa una sede fisica in cui operare.

Per chi non è del settore, capire come avviare una start up di successo nel rispetto di tutte le pratiche burocratiche, legali e amministrative non è affatto semplice. Ecco perché è fondamentale richiedere una consulenza  iniziale: significa investire sul successo di una attività.

Se non sai da dove partire per avviare una start-up puoi rivolgerti a dei professionisti che sappiano valutare il tuo progetto di investimento dal punto di vista economico, pratico e finanziario.

Volendo puoi fare anche di più: rivolgendoti a GIPA Consulting puoi trovare un partner ideale in grado di accompagnarti dalla fase progettuale fino all’apertura della tua attività con soluzioni chiavi in mano.

Lo staff di GIPA Consulting, e quello delle altre società del gruppo di cui fa parte (A.P.R.E. ROMA Chemichal S.r.l.), è composto da professionisti di alto livello capaci di studiare per te un progetto personalizzato.

Verrai assistito dalla ricerca della location, fino all’apertura della tua impresa, in ogni fase. Puoi rivolgerti a GIPA Consulting anche se vuoi ricevere consigli per avviare una start up che siaun’attività di somministrazione di alimenti e bevande.

3 motivi per avviare una start up con GIPA Consulting

Rivolgersi a qualcuno che ha esperienza nell’avvio di imprese, che sa come muoversi e quali passi compiere al momento giusto è la soluzione che ti consente di sollevarti da ogni incombenza, di poter toccare con mano la realizzazione della tua idea imprenditoriale e soddisfare tutti i requisiti per avviare una start up.

Ecco cosa possiamo fare noi di GIPA Consulting per te.

1. Aspetti amministrativi e burocratici

Dopo esserci occupati degli accertamenti tecnici sulla regolarità dell’immobile (la futura sede della tua startup!), ci occupiamo degli aspetti amministrativi e burocratici relativi all’ottenimento della licenza e provvediamo all’invio della SCIA commerciale (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).

2. Realizzazione del concept

I nostri architetti e interior designer collaborano per sviluppare dei progetti in 3D capaci di dare forza al concept ideato, valutando al tempo stesso la soluzione di arredo più adatta in base al punto di vista dello stile e delle necessità di organizzazione degli spazi di lavoro. Il committente può visualizzare il suo futuro locale attraverso rendering fotorealistici personalizzati.

3. Lancio dell’attività e brand identity

I costi per avviare una start up sono determinati da più fattori. Studiamo i progetti in base alla disponibilità economica dei clienti e una volta ricevuto l’ok finale sviluppiamo anche soluzioni di brand identity e piani di comunicazione per supportare il lancio della start up e conquistare i clienti.

Come avviare una start up con il servizio chiavi in mano

GIPA Consulting ti offre anche un servizio chiavi in mano che ti solleva da qualsiasi di incombenza. Possiamo confezionare per te un progetto su misura per ogni tipologia di attività grazie alla sinergia con A.P.R.E. Roma, azienda leader nel campo della consulenza fiscale e del lavoro e con Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nel settore della progettazione e sicurezza alimentare e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Adesso sai cosa fare per avviare una start up: non far attendere il tuo futuro, scopri tutti i nostri servizi e contattaci subito per richiedere una consulenza!

3 idee per avviare un’attività in proprio

Concretizza le tue idee per avviare una tua attività in proprio

Hai deciso di fare il grande passo e abbandonare il lavoro da dipendente per aprire una tua attività: si tratta di una decisione importante, che va ponderata con cura e che può regalarti immense soddisfazioni, sia dal punto di vista personale che professionale.

Avviare un’attività in proprio è il sogno di molti giovani che, stanchi di mandare curriculum, ritengono sia l’unica soluzione per costruire il loro futuro lavorativo. Ma a scegliere la strada imprenditoriale sono anche le donne, che in questo modo riescono a conciliare la gestione della famiglia, i disoccupati in cerca di una nuova occupazione e anche tutti coloro che già lavorano, ma vogliono migliorare la loro posizione.

Al di là delle motivazioni di ognuno, che possono essere quindi differenti, per avviare un’attività in proprio a livello burocratico, amministrativo e organizzativo è necessario seguire un iter ben preciso.

… e per trasformarla in un business redditizio

La prima cosa da cui partire è pensare ad un’idea commerciale: molti perdono tempo alla ricerca di un’idea sui generis, capace di introdurre nel mercato qualcosa di nuovo. In realtà questo non è necessario: il nostro consiglio è quello di partire da una tua passione perché se fai qualcosa che ami la porterai avanti con entusiasmo. Puoi anche aprire una tipologia di locale già esistente e migliorare l’offerta ai clienti: l’importante è caratterizzarsi e differenziarsi. In questo modo puoi entrare facilmente nel mercato e distinguerti dai competitor. Ti piacerebbe aprire un ristorante o un bar, ma pensi che ve ne siano già troppi? Non preoccuparti: se pianifichi con attenzione l’avvio della tua attività la concorrenza non sarà un problema. Ecco come fare.

Idee per avviare un’attività in proprio: gli step fondamentali

1. Individua un target di clienti e analizza la concorrenza: osserva con attenzione il settore di mercato in cui provi a entrare. Cerca di capire se vi è un bisogno dei clienti che ancora non viene soddisfatto e in caso studia un’offerta capace di rispondere a tale esigenza. Qualunque sia l’attività che intendi aprire, devi individuare il tuo target di riferimento e proporre quindi un prodotto o un servizio specifico per la tua fetta di clientela. In base a questo puoi decidere come allestire il tuo locale: se il tuo target sono le famiglie devi studiare nel locale degli spazi per i bambini, ad esempio un’area giochi. Se invece il tuo target sono i dipendenti degli uffici, puoi prevedere un servizio di tavola calda.

2. Scegli la location più adatta perché non puoi pensare che qualsiasi locale vada bene. Per prima cosa devi scegliere con cura il luogo in cui avrà sede la tua attività:

  • se vuoi aprire un negozio ti conviene puntare su una via commerciale,
  • se invece vuoi aprire un take away sarà sufficiente un piccolo locale, ma in un quartiere dove ci sono molti uffici o frequentato dai turisti,
  • se vuoi aprire un bar che mira ad avere una clientela fissa puoi scegliere un grande locale anche in una zona periferica, a patto che sia facilmente raggiungibile, che vi sia possibilità di parcheggio e magari uno spazio all’aperto per incentivare la permanenza dei clienti.

Il locale deve poi avere delle caratteristiche specifiche per ospitare la tipologia di attività che intendi aprire come la destinazione d’uso adeguata, essere della giusta dimensione, gli impianti devono essere a norma di legge, gli spazi devono essere disposti in modo tale da consentirti di lavorare agevolmente. Da considerare c’è poi l’arredo dei locali che, come già accennato sopra, deve essere studiato per rispondere alle esigenze del target di riferimento. Tenendo a mente questo punto fermo puoi anche proporre un locale innovativo, che si differenzia dai competitor per l’allestimento della location: in questo caso il tuo obiettivo è realizzare un ambiente accogliente, capace di migliorare la user experience del tuo target di clientela.

3. Occupati dell’aspetto burocratico e amministrativo. I documenti per aprire un’attività commerciale sono indubbiamente molti e differenti a seconda della tipologia di attività. Il Decreto Bersani del 1998 ha notevolmente snellito la materia, ma ha anche stabilito regole da rispettare e requisiti da possedere per intraprendere l’attività imprenditoriale. Tra i principali documenti da presentare troviamo la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), da inoltrare allo Sportello Unico della Attività Produttive del Comune, in cui si riportano i dati urbanistici, strutturali e di natura igienico sanitaria del locale. La licenza, grazie al Decreto Bersani, non è più necessaria nella maggior parte dei casi, ma sussiste per le tabaccherie che vendono prodotti soggetti al controllo dei Monopoli di Stato. Per le attività in cui si fa ristorazione è invece richiesto il possesso del corso SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande) e l’autorizzazione sanitaria rilasciata dalla Asl.

Come avviare un’attività in proprio con l’aiuto di GI.PA. In Formazione

L’iter burocratico e amministrativo può poi essere diverso a seconda delle regioni e dei Comuni di riferimento. Anche all’interno dello stesso comune possono sussistere delle differenziazioni in base alla zona in cui si intende aprire: un esempio è il centro storico del Comune di Roma dove, in base alla delibera capitolina n.47 di maggio 2018, è stata limitata l’apertura di nuove attività commerciali non in linea con il pregio e il decoro dell’area, stabilendo inoltre criteri di qualità della merce vendibile. Se stai cercando qualcuno capace di aiutarti non solo in questo complesso iter burocratico, ma anche nella scelte del locale e nella definizione della tua attività, puoi rivolgerti a Gi.Pa.In Formazione: troverai un team di professionisti con competenze trasversali pronti a supportarti in ogni fase progettuale del tuo business. La nostra società si avvale anche della collaborazione con A.P.R.E. Roma, azienda leader nel campo della consulenza fiscale e del lavoro e con Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nella progettazione e sicurezza alimentare e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Richiedi subito una consulenza per l’avvio della tua start-up!

Come nasce un’idea commerciale vincente

Come sviluppare il tuo progetto imprenditoriale e trovare un’idea commerciale di successo

Hai deciso di fare il grande passo e metterti in proprio? Quello che ti serve per avviare un nuovo business ed entrare a pieno titolo nel mondo dell’imprenditoria è un’idea commerciale vincente.

Il mondo dell’imprenditoria è affascinante, ma competitivo allo stesso tempo, e non tutte le idee per fare impresa si rivelano giuste. Se vuoi puntare sui trend del momento possiamo dirti che le idee innovative e al passo con i tempi vanno per la maggiore, ma anche quelle più tradizionali venendo incontro alle esigenze dei clienti, non sono da escludere.

Per costruire il futuro lavorativo su misura per te, puoi partire dalle tue idee imprenditoriali e svilupparle in modo professionale per dare vita a nuovi business. Non sai come fare? Ti diamo noi qualche consiglio!

3 step per dar vita a un’idea commerciale e far nascere un business

Per far nascere un business di successo, serve un’idea altrettanto vincente, ma non sempre basta. Ecco, allora, tutti gli step da seguire per dare una svolta alla tua vita, aprendo un’attività:

1. Trovare l’idea perfetta

Facciamo subito una premessa: di idee imprenditoriali puoi averne anche tante, ma non porteranno alcun risultato se non sarai capace di tradurle in realtà.
Per trovare un’idea commerciale valida non devi per forza inventare qualcosa di nuovo, ti basta osservare ciò che hai intorno e provare a capire se manca un prodotto o un servizio, oppure se vi è qualche esigenza della clientela che ancora non è soddisfatta. Uno dei segreti per individuare una buona idea commerciale è il saper interpretare un’esigenza diffusa e dare a questa una risposta.

Le idee imprenditoriali di successo possono anche essere importate dall’estero. Alcune delle più grandi aziende non hanno proposto sul mercato qualcosa di nuovo, ma si sono limitate a replicare modelli di business presenti in altri Paesi o in altri settori: se conosci nuove attività che non sono ancora arrivate in Italia, puoi cogliere l’occasione al volo per esportarle o prenderne spunto.

2. Trasformare in realtà le idee di business

Le idee per le attività commerciali restano tali se non vengono realizzate. Una volta trovata la tua idea commerciale devi fare il passo successivo: metterla in pratica. Per fare questo devi seguire un processo di realizzazione ben preciso che inizia con un business plan e va avanti con l’attuazione di strategie di marketing, la ricerca dei fondi necessari e la gestione di pratiche burocratiche e amministrative. In particolare:

  • Il business plan ti aiuta a definire meglio la tua idea imprenditoriale, aggiungendo dei dettagli preziosi, ed è anche uno strumento utile per definire un piano di azione a cui dovrai attenerti nel tempo per capire l’andamento dei tuoi affari.
  • Una ricerca di mercato ti sarà utile per studiare la concorrenza e capire come puoi inserirti nel settore di riferimento proponendo qualcosa di nuovo. Anche un’attività tradizionale come un bar, un ristorante o un negozio può attirare ampie fasce di clientela se è in grado di differenziarsi.
  • Conta molto cosa si offre alla clientela, ma anche l’ambiente in cui si accolgono i clienti. La scelta della location, la sua posizione strategica e il modo in cui viene allestita sono fattori determinanti nella nascita di attività di successo: un ambiente confortevole attira un maggior numero di clienti e li spinge a tornare.
  • Le strategie di marketing che si applicano a qualsiasi idea commerciale, sono ormai imprescindibili per attirare potenziali nuovi clienti e far crescere la reputazione del tuo locale.
  • Da non trascurare è poi l’aspetto burocratico-amministrativo, necessario a tradurre in concreto le idee commerciali per aprire un’attività nel suo contesto di riferimento. Anche solo la mancanza di un documento può comportare uno stop dell’attività, causando gravi perdite.

3. Rivolgiti agli esperti del settore

Una consulenza professionale può essere determinante per il lancio e l’avvio di una nuova impresa, soprattutto nel delicato momento in cui si intende trasformare un’idea imprenditoriale in una vera e propria attività che funzioni.

A chi rivolgerti per realizzare la tua idea commerciale?

Se, quindi, stai cercando qualcuno che possa aiutarti a trasformare in realtà la tua idea commerciale, potresti pensare di rivolgerti a GIPA Consulting: troverai professionisti esperti pronti a sviluppare insieme a te nuove idee valutandone punti di forza e anche di debolezza.

Il nostro team ti può seguire in ogni fase del progetto, dalla semplice idea, alla scelta della location, fino alla realizzazione pratica della tua nuova attività.

Scopri tutti i nostri servizi e contattaci per richiedere una consulenza!

Cosa serve per aprire un locale a Roma

Come aprire un locale a Roma in regola e di successo

Roma è una delle più belle città al mondo, meta ambita dai turisti per via dei suoi monumenti e delle sue bellezze architettoniche e anche grande centro culturale. La Capitale d’Italia è una città viva, frenetica, in cui gravitano ogni giorno molte persone, che siano turisti, lavoratori in trasferta o residenti: l’idea di aprire un locale a Roma può trasformarsi quindi in una valida opportunità di business. La concorrenza è molta, ma questo non deve scoraggiarti. Puoi avviare un’attività di successo scegliendo la location adatta e definendo un’identità del locale ben precisa ma non basta solo questo. Per aprire un locale a Roma è necessario seguire un iter ben preciso che inizia con lo studio dell’idea e prosegue con la sua realizzazione, senza tralasciare l’aspetto burocratico e quello amministrativo.

Da dove partire?

Se vuoi aprire un bar o un esercizio in cui si prevede la somministrazione di alimenti e bevande, devi adeguarti al sistema burocratico e legislativo in vigore.
Per qualsiasi attività commerciale sussistono delle regole da rispettare e sono definiti dei requisiti essenziali che devono possedere i titolari prima di aprire.
I requisiti morali prevedono che non può aprire un locale:

  • chi è stato dichiarato fallito;
  • chi è stato condannato per reati non colposi con una pena dai tre anni in su;
  • chi è sottoposto a norme restrittive che ne limitano la libertà personale o impongono un divieto o un obbligo di soggiorno.

Se possiedi i requisiti morali, puoi portare avanti la tua idea imprenditoriale scegliendo il locale più adatto ad ospitarla. Come individuare la location giusta per aprire un locale a Roma?
Tutto dipende dal tipo di locale che intendi aprire e da qual è la tua clientela di riferimento: se nel tuo progetto è prevista una cucina devi trovare un locale dotato di canna fumaria, potrà essere di piccole dimensioni se prevedi di vendere cibo take away, oppure più grande se vuoi sistemare dei tavoli per le consumazioni. A livello strutturale il locale deve poi essere in linea con le regolamentazioni sanitarie in vigore e rispettare una distribuzione degli spazi che ti consenta anche di lavorare agevolmente.

Ecco le regole per aprire nel centro storico di Roma

Nella Capitale ci sono diversi vincoli a cui devono sottostare tutti coloro che intendono avviare e gestire un locale che variano a seconda delle zone e sono legati sia alla posizione che alla tipologia dell’attività. Il centro storico è, dal punto di vista commerciale, la zona più ambita per aprire un locale a Roma. Nel centro c’ è un grande afflusso di persone dato che si tratta della zona più frequentata dai turisti ed è anche sede di importanti uffici. Per tutelare il decoro dell’area, il Comune di Roma, con la delibera n.47 di maggio 2018, ha imposto dei vincoli a cui devono adeguarsi i titolari di negozi e attività, che riguardano la qualità della merce in vendita e impongono uno stop a nuove aperture di vicinato. La delibera contiene delle norme transitorie che regolamentano l’apertura delle nuove attività che vengono distinte in “tutelate” e “vietate”.

É necessario quindi prestare particolare attenzione alla scelta del locale che, oltre alle normative comunali, deve avere la giusta destinazione d’uso e rispettare i requisiti stabiliti dalla ASL.
Se si prevede la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande è necessario frequentare un corso HCCP per la preparazione e manipolazione degli alimenti e anche un corso SAB (ex REC). A livello burocratico è poi necessario richiedere o notificare dei permessi agli uffici competenti, ad esempio la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) da presentare presso lo sportello unico comunale per le attività produttive (SUAP), così come sono necessari altri documenti per aprire un’attività commerciale e partire con tutte le carte in regola.

Perché richiedere una consulenza prima di aprire un locale

Come avrai capito per aprire un locale le cose da considerare sono davvero molte. Un solo documento mancante può avere delle conseguenze negative sulla tua attività, determinandone anche una chiusura temporanea. Se sei alla ricerca di qualcuno che possa aiutarti ad orientarti tra normative e pratiche burocratiche puoi rivolgerti a Gi.Pa.In Formazione: potrai contare su professionisti preparati ad accompagnarti nello sviluppo del tuo progetto imprenditoriale dalla ricerca del locale, alla richiesta di tutte le autorizzazioni, fino allo sviluppo di soluzioni di brand identity. Gi.Pa. In Formazione può anche confezionare per te un progetto su misura chiavi in mano in base al tuo budget.

Gi.Pa inoltre si avvale della collaborazione di A.P.R.E. Roma, azienda leader nel campo della consulenza fiscale e del lavoro e Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nel settore della progettazione e sicurezza alimentare e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Cosa fa una società di consulenza aziendale a Roma

Perché rivolgersi ad una società di consulenza aziendale Roma?

Di cosa si occupa nello specifico una società di consulenza aziendale a Roma e perché dovresti averne bisogno?
A richiedere una consulenza aziendale sono le aziende o le attività che hanno tra i loro obiettivi la crescita e l’incremento del giro di affari e non solo. Una consulenza professionale può essere determinante per il lancio e l’avvio di una nuova impresa, soprattutto nel delicato momento in cui si intende trasformare in start up un’idea imprenditoriale.

Anche molte imprese già avviate ricorrono invece ai servizi di una società di consulenza aziendale a Roma per superare momenti difficili o risolvere particolari criticità. Obiettivo della consulenza aziendale è quindi l’aumento del valore dell’azienda incrementandone il valore economico, i guadagni e consentendole di reintrodursi o di operare con successo nel suo settore di riferimento.

Prendiamo ad esempio bar o ristoranti in crisi, che hanno subito un calo dei guadagni: una consulenza aziendale può essere utile a comprendere quali sono i fattori che hanno determinato il crollo del business intervenendo su questi e valorizzando al tempo stesso i punti di forza dell’attività. A volte potrebbe essere necessario un restyling dei locali o una campagna di brand identity per acquisire nuovi clienti.

Un progetto su misura per ogni cliente

È chiaro che ogni realtà ha le sue peculiarità e compito di una società di consulenza aziendale a Roma è quello di costruire un progetto ad hoc tenendo conto di quelli che sono gli obiettivi e le esigenze dell’imprenditore.

La consulenza aziendale mira quindi ad ottenere le migliori condizioni possibili nel contesto in cui opera il cliente. A seconda dei casi le necessità possono essere diverse:

  • alcune attività possono aver bisogno di una consulenza a livello burocratico, per orientarsi nel mare di pratiche richieste ad esempio per l‘avvio di una nuova attività;
  • altri necessitano di avere un quadro completo del complesso legislativo di riferimento;
  • altri ancora non hanno ben chiaro il perché le cose non vanno e si rivolgono a dei professionisti per capire dove e come intervenire per migliorare le sorti della loro impresa.

Potrebbero essere strategie di ampio respiro, o anche interventi mirati e urgenti per risolvere una particolare situazione. Ma come ottenere questi risultati?
Grazie ad un team composto da professionalità diverse e complementari di alto livello che hanno maturato esperienza in un settore specifico e mettono il loro know-how e le loro capacità di problem solving a servizio delle realtà imprenditoriali clienti. Nelle società di consulenza aziendale è impiegata quindi una varietà di professionisti tale da poter rispondere in maniere efficiente alle differenti necessità dei clienti.

Il lavoro di Gi.Pa. In Formazione a Roma

Gi.Pa In Formazione è una società di consulenza aziendale a Roma nata con l’obiettivo di affiancare gli imprenditori nel lancio di nuove attività o migliorare quelle già esistenti. All’interno di Gi.Pa. In Formazione lavora un team di professionisti di alto livello, capaci di seguire ogni fase di un progetto imprenditoriale, partendo dalla prima consulenza finalizzata a trasformare in realtà un’idea di business, fino alla realizzazione pratica del progetto, con soluzioni chiavi in mano. Si tratta insomma di una consulenza per start up a tutto tondo, per partire con il piede giusto, ma anche per le attività già avviate che vogliono incrementare il loro business.

Gi.Pa. In Formazione è in grado di seguire con successo anche le aziende che operano nel settore del food & beverage, si avvale infatti della collaborazione di:

  • A.P.R.E. Roma, azienda leader nel campo della consulenza fiscale e del lavoro,
  • Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nella progettazione e sicurezza alimentare e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Le tre aziende del gruppo possono fornire una consulenza a 360 gradi, dalla ricerca del locale più idoneo, alla progettazione degli spazi e degli arredi che mostrano in progetto ai clienti attraverso dei rendering fotorealistici e rappresentazioni in 3D.

Il team di Gi.Pa. In Formazione può inoltre occuparsi degli interventi tecnici e di tutti gli aspetti amministrativi e burocratici, diverse sono infatti le figure professionali che lavorano al suo interno: manager d’impresa, ingegneri, architetti, geometri, consulenti del lavoro, commercialisti, designer e biologi. Tutti collaborano e mettono a disposizione le loro competenze e la loro esperienza nella realizzazione del progetto perfetto per il cliente.

Aprire un bar da zero: 5 consigli per giovani imprenditori

Aprire un bar da zero è possibile: basta impegno e passione

Una delle attività che vanno meglio nel nostro Paese sono i bar, che siano piccoli o grandi poco importa: per gli italiani la pausa caffè è una tradizione irrinunciabile, visto che c’è chi non riesce a fare a meno della colazione servita al bancone e quelli per cui il bar diventa un punto di ritrovo. Se vuoi aprire un’attività di questo tipo hai due opzioni:

  • rilevare un bar già esistente e rimodernarlo;
  • aprire un bar da zero.

In questo articolo ci concentreremo sulla seconda opzione e ti daremo qualche suggerimento utile.

5 Consigli utili per aprire un bar da zero

aprire un bar da zero

Aprire un bar da zero può sembrare più difficile che rilevarne uno già pronto ma i vantaggi sono inaspettatamente di più. Mettendo in piedi un’attività dal nulla puoi costruirla esattamente come vuoi, scegliere la zona che più ti piace, decidere l’aspetto del locale e la tua clientela.

Ecco quindi alcuni suggerimenti che possono esserti utili per aprire un bar da zero:

1. La scelta della location

Nel centro città c’è senza dubbio un maggior movimento di persone e quindi di clienti, ma ci sono bar in periferia che possono maturare anche incassi migliori se situati in zone strategiche come ad esempio nei pressi di uffici o luoghi di interesse. Le zone meno centrali dispongono in genere di maggiori possibilità di parcheggio e possono diventare punti di riferimento per i residenti del quartiere. È chiaro che a seconda delle opzioni devi prevedere un’offerta adeguata: in un bar in centro si dovranno prediligere le consumazioni veloci e al banco, in un bar periferico spazio ai tavoli e al relax. Un bar centrale può essere anche molto piccolo, per quello in periferia meglio puntare su spazi grandi, magari sfruttando anche aree all’aperto.

2. L’arredamento

La scelta della location influenza anche quella dell’arredamento. Dovendo aprire un bar da zero puoi dare libero sfogo alla fantasia e scegliere il tema che più ti piace per caratterizzare il tuo locale, ma attenzione a seguire sempre delle linee guida per rendere funzionale l’attività commerciale. Pensa al tuo target di clientela: se è costituito per lo più dai lavoratori scegli un arredo sobrio, elegante e prediligi i toni del blu, grigio, nero. Mixa un paio di colori, uno sgargiante e uno meno, per attirare invece i giovani e le famiglie.

3. Il business plan

Preparare un business plan completo è necessario prima di avviare l’attività. Valuta spese e finanziamenti e delinea gli step da raggiungere del futuro in modo da capire se la tua attività funziona o meno.

4. Studia i competitor e il target

Solo definendo bene la tua clientela puoi proporre un’offerta capace di soddisfarne le esigenze. A tal fine ti sarà utile anche un’analisi dei competitor per capire quale servizio manca o è carente e come puoi differenziare la tua attività.

5. I permessi

Aprire un bar non è la stessa cosa che aprire un negozio. Si tratta di un’attività in cui si somministrano al pubblico alimenti e bevande e come tale è soggetta maggiori controlli e restrizioni. Bisogna quindi tenere a mente che sono necessari determinati documenti per aprire l’attività: la normativa in materia prevede, oltre all’apertura di una partita IVA la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso lo Sportello Unico per le attività produttive del Comune di riferimento e la redazione di un Allegato sanitario da trasmettere all’ASL di competenza. Devi poi verificare che il locale sia in regola con tutti i requisiti urbanistici richiesti e tu stesso devi essere in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti: possedere un titolo di studio settoriale (es. qualifica alberghiera); aver frequentato un corso sul commercio alimentare riconosciuto dalla regione; aver lavorato negli ultimi cinque anni, per due anni, nel settore alimentare; possedere l’iscrizione al registro esercenti il commercio (REC).

Vuoi aprire un bar da zero senza grosse difficoltà?

aprire un bar da zero

Come avrai capito, gli aspetti da considerare sono molti e la documentazione richiesta per aprire un bar può variare da zona a zona e in base al Comune. Se non sai come districarti in questo mare di burocrazia la cosa migliore che puoi fare è richiedere una consulenza per l’avvio della tua start-up. Rivolgendoti a GI.PA.In Formazione puoi trovare un team di professionisti pronti a sviluppare e supportare la tua idea imprenditoriale fino alla sua realizzazione pratica.

Noi di Gi.Pa.In Formazione infatti possiamo:

  • aiutarti a trovare la location migliore per aprire il tuo bar effettuando anche un sopralluogo con architetto, geometra e biologo;
  • consigliarti sulla migliore forma di costituzione societaria e su tutte le posizioni previdenziali e assicurative da aprire;
  • occuparci di tutte le pratiche burocratico-amministrative legate all’apertura dell’attività;
  • sviluppare per te un progetto di interior designer con soluzioni in 3D per scegliere lo stile del tuo locale in base al tuo budget.

Investi sul successo della tua nuova attività e richiedi una consulenza subito!

Documenti per aprire un’attività commerciale: i più importanti

Sogni un progetto imprenditoriale? Ecco i documenti per aprire la tua attività commerciale

Hai deciso di metterti in proprio e stai pensando all’apertura di un esercizio commerciale? Che si tratti di un negozio di abbigliamento, di un alimentare o di una drogheria, aprire un’attività commerciale è un grande passo dal punto di vista professionale e anche personale. Diventando imprenditore sarai tu stesso a occuparti di ogni aspetto della gestione dell’azienda, guadagni autonomia e sarai tu a definire il tuo margine di azione.

Vediamo quali sono i principali documenti per avviare un’attività e dare vita al tuo progetto imprenditoriale.

Da dove iniziare?

L’apertura di una nuova attività commerciale è sempre accompagnata da una buona dose di entusiasmo, anche se gli aspetti pratici da considerare sono molti, oltre alla ricerca del locale giusto, piccolo o grande che sia è necessario pensare a costi, licenze, requisiti: orientarsi non è affatto semplice!

Per iniziare con il piede giusto, è necessario progettare con cura l’avvio dell’attività commerciale. Le domande da porsi sono molte: cosa bisogna fare per aprire un’attività commerciale? Quali sono i passaggi burocratici da rispettare? Serve la licenza? Posso aprire qualsiasi tipo di attività? Cosa serve per aprire un negozio? Quale la forma societaria più adatta? I documenti per aprire un’attività commerciale sono diversi a seconda di quello che voglio vendere?

Partiamo subito con una buona notizia: aprire una nuova attività commerciale è oggi sicuramente più semplice che in passato grazie alle semplificazioni introdotte dal cosiddetto Decreto Bersani del 1998 che ha messo ordine nella materia snellendola al tempo stesso. Sono state definite le regole da rispettare, i requisiti essenziali richiesti agli imprenditori, e i documenti per l’apertura di un’attività commerciale.

Requisiti e documenti per aprire un’attività commerciale

L’iter burocratico-amministrativo per aprire un’attività commerciale è differente a seconda della tipologia di attività che si intende aprire ed al Comune di riferimento.

  • SCIA – Segnalazione Certificata di Inizio Attività

Per aprire un negozio è richiesto l’invio di una comunicazione al Comune in cui si indica la data di apertura e questo si fa per mezzo della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) che deve essere inoltrata allo SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) istituito presso il Comune. In questo documento vanno riportati i dati in cui si indica la conformità urbanistica, edilizia, ambientale e igienico-sanitaria. È importante compilare con cura la modulistica della SCIA perché gli uffici preposti faranno riferimento a tale documento per eseguire dei controlli.

  • Licenza per un’attività commerciale

Uno degli effetti del Decreto Bersani è stato quello di favorire nuove aperture commerciali. L’obbligo di licenza per l’apertura di un negozio non è più necessario nella maggior parte dei casi, mentre sussiste ancora per le tabaccherie perché vendono prodotti soggetti al controllo dei Monopoli di Stato.

  • SAB – Somministrazione Alimenti e Bevande

Iniziare un’attività commerciale che prevede la somministrazione alla clientela di alimenti e bevande richiede maggiori requisiti.

Le attività di ristorazione e di commercio alimentare sono soggette alla normativa degli “esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande”, disciplinata dal D.lgs. n.59 del 2010, successivamente modificato dal D.lgs. 147/2012. Tra i vari documenti per aprire attività commerciale è richiesto il possesso del corso SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande), – Ex Rec. È inoltre necessaria un’autorizzazione sanitaria rilasciata dalla Asl di competenza a certificazione dell’idoneità sanitaria del locale in cui si attesta che la zona in cui si lavora e si manipolano gli alimenti è composta nel rispetto dei requisisti igienici.

  • Iscrizione INPS e INAIL

Ogni apertura di una attività commerciale deve essere accompagnata dall’iscrizione all’INPS (Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale) e all’INAIL (Istituto Nazionale contro gli Infortuni sul Lavoro) per il titolare e per i dipendenti dell’attività.

Va comunque precisato che in sede di comunicazione di apertura attività, vanno prodotti una serie di documenti redatti da tecnici abilitati, in grado di sodisfare le richieste del Comune di riferimento, in funzione della tipologia delle specifiche attività commerciali.

Quali sono le limitazioni?

Quelli che ti abbiamo elencato sono, in linea generale, alcuni dei principali documenti per aprire un’attività commerciale, a cui possono aggiungersene anche altri se richiesti dal Comune. Le regole e i requisiti per aprire un’attività commerciale possono, infatti, essere diversi da una città all’altra.

Il Comune di Roma, per esempio, con la delibera n.47 di maggio 2018, ha stabilito nuove regole e deciso di limitare l’apertura di attività considerate non in linea con il pregio o il decoro dell’area. La normativa impone anche uno stop a nuove aperture di vicinato (per categorie di “alimentari” e “artigianato”) e definisce con precisione i criteri di qualità della merce vendibile. Il Comune di Roma è poi nuovamente intervenuto in materia con la delibera n.49 del 25 giugno 2019 che pur confermando l’impianto generale della precedente disciplina ha inserito novità in merito al consumo sul posto di prodotti alimentari e in relazione all’avvio di attività “tutelate” eliminando dei requisiti prima richiesti per aprire un’attività commerciale.

Documenti per aprire un’attività commerciale: a chi rivolgerti?

Come avrai capito i documenti per aprire un’attività commerciale sono diversi e basta poco per perdersi nell’ingranaggio burocratico. Se non vuoi incorrere in sanzioni odivieti, correndo anche il rischio di dover subire uno stop ad attività avviata, la cosa migliore che puoi fare è richiedere una consulenza aziendale in fase di apertura della start up.

Rivolgendoti a GIPA Consulting puoi trovare un team di professionisti pronto a darti consigli utili e che può aiutarti a partire con tutte le carte in regola, guidandoti nel complesso di regole e normative a cui la tua attività deve fare riferimento. I nostri servizi ci permettono di offrirti una consulenza a tutto tondo, ci occupiamo di ogni aspetto tecnico e burocratico legato all’avvio della nuova impresa, dalla fase progettuale e strategica, al lancio del locale, fino al post apertura.

Solo rivolgendoti ad un professionista del settore potrai partire con tutte le carte in regola e costruire il successo della tua attività.

Cosa serve per aprire un bar: guida per i giovani imprenditori

Ecco cosa serve per aprire un bar in modo veloce e professionale

Aprire e gestire un bar significa lavorare in un ambiente stimolante, a stretto contatto con le persone. Il bar è una tappa fissa per molti di noi, c’è chi è abituato a farvi colazione ogni mattina, chi vi si reca per la pausa caffè, chi lo ha eletto luogo di ritrovo con amici o colleghi e in ogni città ne troviamo tantissimi e di ogni tipo.

Questo aspetto non deve però scoraggiarti, il fatto che vi siano tanti bar aperti significa che questo tipo di attività commerciale va bene e che il mercato riesce a dare spazio a tutti. Ci sono però bar che guadagnano bene e bar che guadagnano meno e questo dipende da diversi fattori che prescindono da chi vi lavora: lo stile del locale, la sua collocazione, l’arredamento, la tipologia di servizio offerto.

Per aprire un’attività commerciale di successo non basta alzare la serranda e iniziare a lavorare, ma si devono compiere dei passi ben precisi. Vediamo quindi cosa serve per aprire un bar e come è necessario muoversi dal punto di vista burocratico e amministrativo.

Come e dove aprire un bar: guida alle zone della città  

Le tipologie di bar da poter aprire possono essere diverse e questo può dipendere anche dal luogo in cui si intende farlo: le potenzialità di sviluppo dell’attività, infatti, saranno diverse da quartiere a quartiere e da zona a zona ma lo stile e l’identità del bar saranno i fattori che gli permetteranno effettivamente di distinguersi dalla concorrenza.

  • Aprire un bar al centro storico

Il centro storico delle città è in genere la zona più frequentata dai turisti e quella in cui si concentrano gli eventi e le attrattive, e per aprire la tua attività potrebbe essere sufficiente una piccola location visto che si presuppone sia un locale di passaggio, in cui i clienti si soffermano poco tempo per proseguire poi con le loro attività.

  • Aprire un bar in periferia

Diverso è invece il discorso di un bar in periferia o in zone poco frenetiche: l’affitto delle mura costerà sicuramente meno che in centro, ma in questo caso ti conviene puntare su un locale più grande dove le persone possano soffermarsi più tempo.

  • Aprire un bar in una zona “business”

Altra opzione è quella di aprire il bar in una zona ricca di uffici, ed in questo caso sarà bene considerare anche l’idea di servire pasti caldi alle ore del pranzo.

Come realizzare un bar “confortevole”

Se vuoi avviare un’attività redditizia devi quindi valutare diversi aspetti: non basta solo che il bar si trovi in una posizione strategica per guadagnare bene e avere molti clienti, ma è comunque importante che si valutino aspetti come gli interni, i servizi offerti e non per ultimo l’identità che il tuo locale dovrà avere e comunicare a chi lo vive.

Per avviare un’attività che sia di gradimento all’utenza bisognerà infatti pensare ad un ambiente che sia accogliente e in tal senso un fattore da non sottovalutare sarà l’arredamento, che andrà scelto con cura in base al target di clienti che si vuole attirare.

Le regole di arredo di interni per locali sono tantissime e ci sono dei piccoli trucchi per attirare i clienti. Pochi sanno ad esempio che i colori giocano un ruolo importante: un arredo elegante che predilige toni dal grigio al blu attira in particolare i lavoratori. I colori accesi attirano invece giovani e famiglie. Le accortezze da seguire sono poi molte altre, come ben sanno gli interior designer.

Cosa serve per aprire un bar: permessi e licenze

Aprire un bar non è certo la stessa cosa che aprire un negozio. I permessi da richiedere e i requisiti da soddisfare sono molti di più in considerazione del fatto che all’interno del locale si somministrano alimenti e bevande. I bar rientrano infatti tra le attività di pubblico esercizio dette “esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico”.

Oltre all’apertura di una partita IVA, per aprire un bar la normativa attuale prevede poi un’altra serie di documenti:

  • la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso lo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune;
  • la redazione di un Allegato Sanitario da trasmettere all’ASL di competenza;

Cosa serve per aprire un bar: una consulenza qualificata

La documentazione richiesta può però variare in base al Comune in cui si intende aprire il bar. Alcuni Comuni hanno imposto dei vincoli specifici per tutelare le aree di pregio, sia per quanto riguarda la tipologia di attività da svolgere, sia per quanto riguarda i requisiti del locale che dovrà ospitarla.

Districarsi nella materia non è semplice, perché oltre all’aspetto amministrativo bisognerà prestare attenzione anche all’aspetto progettuale. Prima di partire con una nuova attività, sarà necessario pianificare con chiarezza il progetto che si intende realizzare, quale prodotto o servizio si intende offrire e quali sono le risorse economiche a disposizione. Per fare tutto questo e dare il via ad un’attività che abbia tutte le carte in regola per avere successo, il consiglio è quello di richiedere una consulenza qualificata per valutare la fattibilità del progetto e seguirne la realizzazione pratica.

Rivolgendoti a Gi.Pa. In Formazione potrai trovare dei professionisti pronti a seguirti in ogni fase dell’avvio e sviluppo della tua impresa, sia se parti da zero, sia se hai intenzione di rilevare un bar già esistente.

I servizi offerti da Gi.Pa. In Formazione sono diversi:

  • consulenza nella trattativa di acquisto o affitto d’azienda;
  • ricerca della location e verifica dei locali grazie a un sopralluogo di geometra, architetto e biologo;
  • consulenza per la costituzione societaria e per tutte le posizioni da aprire (Partita IVA, INPS, INAIL, Camera di Commercio);
  • NISA sanitaria compilata da tecnici competenti;

Oltre a tutti gli aspetti burocratici Gi.Pa in Formazione può occuparsi anche dello sviluppo del tuo progetto imprenditoriale. Gli architetti e gli interior designer del team possono sviluppare per te soluzioni in 3D e individuare lo stile più adatto per il tuo locale, da arredare in base alle tue disponibilità di investimento. Gi.Pa.In formazione è in grado di guidarti fino alla realizzazione del progetto chiavi in mano, studiando anche un piano di comunicazione per lanciare la tua attività.

Richiedi subito una consulenza!