Aprire un take away al centro di Roma: cosa serve per farlo

Perché aprire un take away è, oggi, una grande opportunità di business

Il cibo da asporto è sempre più richiesto: acquistare pasti pronti è ormai un’abitudine comune e i take away, piccoli o grandi che siano, stanno vivendo un momento d’oro. Il cibo da asporto, nelle sue tante varianti, offre una valida alternativa alla classica pizza e c’è anche chi ama concedersi di tanto in tanto piatti tipici di culture diverse.

I numeri in tal senso parlano chiaro: in base ai dati dell’Osservatorio Ristorazione 2021, il 2020 è stato un anno in cui le abitudini alimentari degli italiani sono state sconvolte, soprattutto a causa dell’emergenza Covid durante la quale, per lunghi periodi, le attività di ristorazione che hanno funzionato e fatturato sono state quelle legate al delivery e al take away.

Se anche tu coltivi il sogno di aprire un take away, devi sapere che i trend del momento sono le cucine healty e vegan, ma che anche aprire un kebab o un fast food potrebbe rivelarsi una scelta giusta se il locale è ben posizionato. Al centro di Roma, o nella zona centrale di qualsiasi altra città, aprire un take away è una scelta che conviene e che può essere molto redditizia.

3 consigli su come e dove aprire il tuo take away

Un negozio take away è oggi un’idea imprenditoriale meritevole di rispetto, soprattutto dal punto di vita dei profitti. Per esempio, collocare l’esercizio commerciale in un luogo di passaggio, magari frequentato dai turisti come può essere il centro di Roma, o in cui si trovano le sedi di numerosi uffici, potrebbe essere la chiave per ottenere guadagni interessanti.

Ecco i passaggi da considerare se anche tu vuoi aprire un take away:

1.L’iter burocratico

Per aprire un take away è necessario ovviamente seguire un iter burocratico che, seppur non particolarmente complesso, per non incorrere in sanzioni o nel blocco dell’attività, dovrà tenere conto della normativa regionale e comunale. Iniziamo subito col dire che per aprire un’attività di take away, la vigente normativa richiede il possesso di requisiti morali e professionali: ciò significa che non possono aprire un’attività commerciale soggetti con limitazioni alla libertà o coloro che in precedenza sono stati dichiarati falliti.

2. La location

La scelta della location è un altro punto importante: trovare un locale già pronto o rilevare un’attività di take away già esistente è sicuramente la via più facile per avviare la propria attività. In caso contrario, infatti, sarà necessario individuare un locale accogliente per i clienti e funzionale per chi vi lavora, oltre che idoneo al tipo di attività che vi si dovrà svolgere.

Se, per esempio, il tuo progetto prevede una cucina con cottura, sarà necessario trovare un locale dotato di canna fumaria e accatastato per ospitare un’attività commerciale. In base al tipo di attività che si intenderà avviare, se per esempio vuoi aprire una friggitoria, una paninoteca, vendere prodotti locali o cibo biologico, si dovranno rispettare determinate regolamentazioni sanitarie circa la distribuzione degli spazi e la composizione della cucina (in alcuni casi è obbligatorio disporre di un bagno per la clientela etc.).

3. I possibili vincoli

A seconda poi della zona della città in cui si intende aprire un take away,possono sussistere dei vincoli o dei requisiti legati alla posizione e alla tipologia di attività. L’immobile deve essere conforme alle norme in materia urbanistica e catastale, nonché al regolamento edilizio del Comune di riferimento. A Roma, l’Assemblea Capitolina, nella deliberazione n.49 del 2019, ha modificato e integrato le disposizioni della precedente deliberazione n.47 di maggio 2018 in cui vengono dettate le regole per l’apertura di nuovi esercizi commerciali nel centro storico, definendo in maniera specifica quali sono le tipologie di attività commerciali e artigianali ammesse oppure no.

Permessi e licenze per aprire un take away: tutto quello che ti serve!

L’attività di ristorazione è regolamentata dalla normativa degli “esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande”, categoria disciplinata dal decreto legislativo n.59 del 2010, successivamente modificato dal D.lgs 147/2012.

I take away, invece, rientrano nell’ambio dell’apertura di attività artigianali. Per poter aprire un take away è necessario frequentare un corso HACCP per apprendere la fase di preparazione e manipolazione degli alimenti, così come essere in possesso del corso Ex Rec o SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande) se, insieme al laboratorio di take away, si vuole esercitare anche la vendita di bevande. Per aprire l’attività, inoltre, sono necessari alcuni permessi da richiedere e notificare presso gli uffici competenti come la SCIA commerciale (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), che va presentata presso lo sportello unico comunale per le attività produttive (SUAP). Segue poi l’iscrizione all’INPS (Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale) e all’INAIL (Istituto Nazionale contro gli Infortuni sul Lavoro) sia per il titolare che per i dipendenti dell’attività.

Un’attività di take away deve infine ottenere un’autorizzazione sanitaria dall’Asl di competenza che deve certificare l’idoneità sanitaria del locale: si tratta di una verifica indispensabile affinché la zona di lavoro e di manipolazione degli alimenti sia composta e organizzata rispettando tutti i requisiti igienici.

Perché richiedere una consulenza per l’apertura del tuo take away?

Sia che tu voglia aprire un franchising di take away, sia che tu voglia partire da zero, la fase di start up è molto importante e delicata: l’iter burocratico deve essere seguito alla perfezione e nei tempi stabiliti perché anche un piccolo ritardo potrebbe apportare danni economici al progetto. Se quindi vuoi aprire un take away a Roma e non sai come orientarti tra pratiche burocratiche e amministrative, è consigliabile che tu richieda una consulenza a professionisti che lo fanno di mestiere.  

Rivolgendoti a GIPA Consulting troverai un team di professionisti che può accompagnarti nello sviluppo del tuo progetto imprenditoriale: dalla ricerca del locale, alla richiesta delle autorizzazioni necessarie fino allo sviluppo di soluzioni per la brand identity.

GIPA Consulting può confezionare per te un progetto su misura chiavi in mano in base al budget che hai a disposizione, anche grazie alla collaborazione con A.P.R.E. Roma, azienda leader nel campo della consulenza fiscale e del lavoro, e con Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nel settore della progettazione e sicurezza alimentare e nei luoghi di lavoro. 

Apri il tuo take away a Roma adesso rivolgendoti a dei professionisti pronti ad aiutarti!

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Come rilanciare un ristorante in crisi e riavviare l’attività

Nuove idee e strategie vincenti! Ecco come rilanciare un ristorante in crisi

Gli ultimi anni hanno messo a dura prova il settore della ristorazione. Il momento attuale è quello della ripresa, ma è chiaro che per rilanciare un locale è necessario compire passi nuovi rispetto al passato.

Quando i clienti sono sempre di meno, gli incassi non sono più quelli di una volta e i segnali di una crisi iniziano a essere inequivocabili, è tempo di correre ai ripari, trovare nuove idee e studiare un piano di rilancio dell’attività. Se questo è il tuo caso, non preoccuparti: ti spieghiamo noi cosa fare per riavviare con successo il tuo bar o il tuo ristorante e aumentare la clientela!

Sono tanti i ristoratori che, prima di te, hanno dovuto confrontarsi con dei momenti difficili: alcuni di loro sono riusciti a uscirne indenni e persino più forti, altri, invece, hanno scelto a malincuore di chiudere la loro impresa. In questo articolo vogliamo parlarti di come rilanciare un ristorante in crisi e scongiurare una volta per tutta di chiudere i battenti.

Cause e soluzioni: come rilanciare un ristorante in crisi in modo efficace?

Le cause che hanno portato i ristoranti alla chiusura sono varie. L’opinione comune dei ristoratori è che le difficoltà incontrate sono, nella maggior parte dei casi, imputabili a fattori esterni e indipendenti dal loro operato.

Se questo fosse vero, come mai nella stessa via si vedono spesso convivere due ristoranti, di cui uno ha successo e l’altro no? Il punto è che molti ristoratori pensano basti servire del buon cibo per garantirsi una clientela fissa, ma non è così. A determinare il successo di un’attività, infatti, ci sono anche una serie di fattori che nulla hanno a che vedere con la qualità dei prodotti o del servizio.

Gli errori più comuni da evitare per avere un’attività di successo!

I dati hanno evidenziato che la maggior parte dei ristoranti si trova ad affrontare un momento difficile già pochi anni dopo l’inaugurazione e molti sono costretti addirittura a chiudere prematuramente. A volte, infatti, i primi clienti che sono attratti dalla nuova apertura, smettono di tornare o preferiscono recarsi in altri locali, causano un grave calo degli incassi.

Le cause di questa crisi non sono sempre imputabili a fattori esterni, ma a errori comuni che si compiono già in fase di lancio dell’attività. Eccone alcuni che ti aiuteranno a capire come rilanciare un ristorante in crisi:

  • Aprire un ristorante generico. Chi investe in un’attività che sa distinguersi e si inserisce in un mercato specifico ha più probabilità di avere successo. Di ristoranti-pizzerie ce ne sono tanti in giro, anche troppi. Pochi sono invece quelli che propongono prodotti alternativi o piatti tipici o che puntano solo su alcuni alimenti, ad esempio, vegani. La parola d’ordine è quindi differenziarsi e rendersi unici per fidelizzare e conquistare la clientela.
  • Partire senza un progetto chiaro in cui non viene definita l’identità del locale. Un ristorante è un’impresa e come tale necessita di un piano di sviluppo per il futuro a cui fare riferimento per monitorare l’andamento dell’attività e capire se o come apportare cambiamenti utili.
  • Ritenere che la propria passione sia sufficiente per entrare nel mercato e lavorare con successo. Ogni nuova attività è una start-up che necessita di un business plan e di un piano strategico di investimenti: in questa fase, infatti, è utile e meglio farsi seguire da dei professionisti.

Hai commesso anche uno solo di questi errori? Allora è arrivato il momento di prendere in mano la situazione e rimediare al danno, facendo qualcosa di concreto per rilanciare il ristorante e uscire dalla crisi.

Come risollevare un ristorante in crisi in poche mosse?

  • Evita di fare tutto da solo e richiedi la consulenza di un esperto che sappia guidarti e consigliarti al meglio nella progettazione della tua impresa fornendoti idee per rilanciare un ristorante e trasformarlo in un’impresa di successo.
  • Prova a presentare il locale sotto una nuova veste: caratterizza l’offerta e investi su un cambio di arredo per creare un ambiente confortevole e invitante.
  • Prepara un business plan a cui fare riferimento per tenere sotto controllo l’andamento dell’attività e monitorarne l’evoluzione.
  • Investi sulla comunicazione, anche sui social. Crea un brand, metti in luce quello che fai, come lo fai e la passione che ci metti.
  • Fai attenzione alle recensioni dei clienti: anche quelle negative possono essere utili per indirizzare un cambio di rotta e comprendere meglio cosa è più gradito e cosa lo è meno.

A chi rivolgersi per una consulenza e rilanciare un ristorante in crisi?

Vuoi riavviare la tua attività e non sai da dove cominciare? Rivolgendoti a GIPA Consulting puoi scoprire come rilanciare un ristorante in crisi mettendo in atto strategie vincenti.

Il nostro team di professionisti può accompagnarti in ogni fase del rilancio della tua attività. Gli interior designer e gli architetti, per esempio, possono trasformare il tuo ristorante studiando un progetto in 3D che dia forza al nuovo concept del tuo locale, inserendo pezzi di arredo unici e su misura: un nuovo arredo può invogliare i clienti ad entrare nel tuo ristorante e anche a tornare se lo troveranno confortevole. Al tempo stesso, puoi ottenere spazi di lavoro più funzionali e meglio organizzati.

La nostra società, inoltre, si avvale della collaborazione di aziende specializzate nella realizzazione di arredi e attrezzature per attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e possiamo, quindi, realizzare qualsiasi progetto imprenditoriale, definito in base ai tuoi desideri e alla tua disponibilità di investimento. Per rilanciare il tuo ristorante, posiamo sviluppare soluzioni di brand identity e un piano di comunicazione rivolto al tuo target di clienti.

GIPA Consulting può seguirti in ogni fase del rilancio del tuo ristorante anche grazie alle partecipazioni societarie di A.P.R.E. Roma, azienda leader nel settore della consulenza fiscale, del lavoro e della contabilità e Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nel territorio del Lazio e del nord Italia nel campo della progettazione e sicurezza alimentare e della sicurezza sul lavoro.

Chiama subito per richiedere una consulenza e iniziare a rilanciare il tuo locale! 

Cosa serve per aprire un bar: guida per i giovani imprenditori

Ecco cosa serve per aprire un bar in modo veloce e professionale

Aprire e gestire un bar significa lavorare in un ambiente stimolante, a stretto contatto con le persone. Il bar è una tappa fissa per molti di noi, c’è chi è abituato a farvi colazione ogni mattina, chi vi si reca per la pausa caffè, chi lo ha eletto luogo di ritrovo con amici o colleghi e in ogni città ne troviamo tantissimi e di ogni tipo.

Questo aspetto non deve però scoraggiarti, il fatto che vi siano tanti bar aperti significa che questo tipo di attività commerciale va bene e che il mercato riesce a dare spazio a tutti. Ci sono però bar che guadagnano bene e bar che guadagnano meno e questo dipende da diversi fattori che prescindono da chi vi lavora: lo stile del locale, la sua collocazione, l’arredamento, la tipologia di servizio offerto.

Per aprire un’attività commerciale di successo non basta alzare la serranda e iniziare a lavorare, ma si devono compiere dei passi ben precisi. Vediamo quindi cosa serve per aprire un bar e come è necessario muoversi dal punto di vista burocratico e amministrativo.

Come e dove aprire un bar: guida alle zone della città  

Le tipologie di bar da poter aprire possono essere diverse e questo può dipendere anche dal luogo in cui si intende farlo: le potenzialità di sviluppo dell’attività, infatti, saranno diverse da quartiere a quartiere e da zona a zona ma lo stile e l’identità del bar saranno i fattori che gli permetteranno effettivamente di distinguersi dalla concorrenza.

  • Aprire un bar al centro storico

Il centro storico delle città è in genere la zona più frequentata dai turisti e quella in cui si concentrano gli eventi e le attrattive, e per aprire la tua attività potrebbe essere sufficiente una piccola location visto che si presuppone sia un locale di passaggio, in cui i clienti si soffermano poco tempo per proseguire poi con le loro attività.

  • Aprire un bar in periferia

Diverso è invece il discorso di un bar in periferia o in zone poco frenetiche: l’affitto delle mura costerà sicuramente meno che in centro, ma in questo caso ti conviene puntare su un locale più grande dove le persone possano soffermarsi più tempo.

  • Aprire un bar in una zona “business”

Altra opzione è quella di aprire il bar in una zona ricca di uffici, ed in questo caso sarà bene considerare anche l’idea di servire pasti caldi alle ore del pranzo.

Come realizzare un bar “confortevole”

Se vuoi avviare un’attività redditizia devi quindi valutare diversi aspetti: non basta solo che il bar si trovi in una posizione strategica per guadagnare bene e avere molti clienti, ma è comunque importante che si valutino aspetti come gli interni, i servizi offerti e non per ultimo l’identità che il tuo locale dovrà avere e comunicare a chi lo vive.

Per avviare un’attività che sia di gradimento all’utenza bisognerà infatti pensare ad un ambiente che sia accogliente e in tal senso un fattore da non sottovalutare sarà l’arredamento, che andrà scelto con cura in base al target di clienti che si vuole attirare.

Le regole di arredo di interni per locali sono tantissime e ci sono dei piccoli trucchi per attirare i clienti. Pochi sanno ad esempio che i colori giocano un ruolo importante: un arredo elegante che predilige toni dal grigio al blu attira in particolare i lavoratori. I colori accesi attirano invece giovani e famiglie. Le accortezze da seguire sono poi molte altre, come ben sanno gli interior designer.

Cosa serve per aprire un bar: permessi e licenze

Aprire un bar non è certo la stessa cosa che aprire un negozio. I permessi da richiedere e i requisiti da soddisfare sono molti di più in considerazione del fatto che all’interno del locale si somministrano alimenti e bevande. I bar rientrano infatti tra le attività di pubblico esercizio dette “esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico”.

Oltre all’apertura di una partita IVA, per aprire un bar la normativa attuale prevede poi un’altra serie di documenti:

  • la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso lo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune;
  • la redazione di un Allegato Sanitario da trasmettere all’ASL di competenza;

Cosa serve per aprire un bar: una consulenza qualificata

La documentazione richiesta può però variare in base al Comune in cui si intende aprire il bar. Alcuni Comuni hanno imposto dei vincoli specifici per tutelare le aree di pregio, sia per quanto riguarda la tipologia di attività da svolgere, sia per quanto riguarda i requisiti del locale che dovrà ospitarla.

Districarsi nella materia non è semplice, perché oltre all’aspetto amministrativo bisognerà prestare attenzione anche all’aspetto progettuale. Prima di partire con una nuova attività, sarà necessario pianificare con chiarezza il progetto che si intende realizzare, quale prodotto o servizio si intende offrire e quali sono le risorse economiche a disposizione. Per fare tutto questo e dare il via ad un’attività che abbia tutte le carte in regola per avere successo, il consiglio è quello di richiedere una consulenza qualificata per valutare la fattibilità del progetto e seguirne la realizzazione pratica.

Rivolgendoti a Gi.Pa. In Formazione potrai trovare dei professionisti pronti a seguirti in ogni fase dell’avvio e sviluppo della tua impresa, sia se parti da zero, sia se hai intenzione di rilevare un bar già esistente.

I servizi offerti da Gi.Pa. In Formazione sono diversi:

  • consulenza nella trattativa di acquisto o affitto d’azienda;
  • ricerca della location e verifica dei locali grazie a un sopralluogo di geometra, architetto e biologo;
  • consulenza per la costituzione societaria e per tutte le posizioni da aprire (Partita IVA, INPS, INAIL, Camera di Commercio);
  • NISA sanitaria compilata da tecnici competenti;

Oltre a tutti gli aspetti burocratici Gi.Pa in Formazione può occuparsi anche dello sviluppo del tuo progetto imprenditoriale. Gli architetti e gli interior designer del team possono sviluppare per te soluzioni in 3D e individuare lo stile più adatto per il tuo locale, da arredare in base alle tue disponibilità di investimento. Gi.Pa.In formazione è in grado di guidarti fino alla realizzazione del progetto chiavi in mano, studiando anche un piano di comunicazione per lanciare la tua attività.

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Come aprire un’attività commerciale in centro città

Ecco come aprire un’attività commerciale e da dove partire

Se hai deciso di prendere in mano la tua vita e metterti in proprio, quella di aprire un’attività commerciale in centro città potrebbe essere una buona idea oltre che un’iniziativa gratificante sia dal punto di vista economico che professionale.

Molte persone, per esempio, decidono di avviare e gestire un punto vendita per coltivare una loro particolare passione vendendo una determinata categoria merceologica che gli sta a cuore; altre, invece, stanche del lavoro da dipendenti, vogliono fare il grande salto e diventare imprenditori, per mettersi alla prova e sfruttare le loro capacità. Le motivazioni possono essere tante e differenti, ma tutti coloro che decidono di aprire un’attività commerciale sono comunque accomunati da spirito di iniziativa e buona volontà. Necessaria è poi una buona propensione a relazionarsi con gli altri: gli affari andranno bene se sostenuti da una fetta di clienti affezionati.

Anche scegliere la giusta location e il punto dove verrà aperta l’attività sarà determinante nel successo del progetto: le attività su strada, in particolare nelle zone più frequentate dai turisti, sono molto importanti per le città, piccole o grandi che siano. I punti vendita, infatti, hanno la grande capacità di rendere maggiormente vivibile l’ambiente urbano, in quanto lo arricchiscono di colori e diversità, e creano veri e propri punti di riferimento per residenti e turisti di passaggio.

Come aprire un’attività commerciale partendo da zero?

Una nuova attività nasce sempre da un’idea che bisogna però tradurre in realtà attraverso una serie di passaggi burocratici e pratici. Gli aspetti da considerare quando si decide di avviare un’attività imprenditoriale sono davvero molti ma la buona notizia è che oggi è molto più semplice farlo che in passato, basti pensare al Decreto Bersani del 1998 che ha semplificato la normativa in materia.

Ci sono comunque delle regole ben precise da rispettare e dei requisiti essenziali che bisogna possedere prima di tirare su la serranda: ciò significa ad esempio che non tutti possono intraprendere il lavoro di negoziante, ma solo coloro che sono in possesso di determinati requisiti morali. Per esempio, non possono aprire un’attività commerciale:

  • coloro che sono stati dichiarati falliti
  • coloro che sono stati condannati per reati non colposi con una pena minima di tre anni
  • chi è sottoposto a norme restrittive come limitazione della libertà personale, divieto o obbligo di soggiorno

Se possiedi i requisiti morali puoi procedere con l’iter burocratico amministrativo per aprire il tuo punto vendita.

Il Decreto Bersani, poi, ha stabilito nuove regole nel settore allo scopo di favorire la libertà di avviare nuove attività commerciali. È necessario solo comunicare al Comune la data di apertura, presentando la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), in cui andranno riportati i dati relativi alla conformità edilizia, urbanistica, ambientale e igienico-sanitaria.

L’obbligo di ottenere la licenza (concessione) sussiste invece per le tabaccherie, poiché vendono articoli soggetti al controllo dei Monopoli di Stato.

Come aprire un’attività commerciale nel centro storico

Dal punto di vista commerciale il centro storico è senza dubbio una delle aree migliori e più ambite per aprire un’attività commerciale: tra le zone cittadine è quella maggiormente frequentata dai turisti e anche quella in cui si concentrano attrattive e luoghi di interesse. Per questo motivo alcuni comuni hanno deciso di imporre dei vincoli legati al decoro urbano o per rispettare una distanza da attività commerciali simili. Un esempio è il Comune di Roma che ha stabilito regole ferree a cui devono adeguarsi tutti i negozianti del centro storico come la qualità della merce in vendita e lo stop all’apertura di nuove attività di vicinato che ricadono sia nel settore alimentare che non alimentare.

Bisogna quindi prestare molta attenzione alla scelta dei locali che dovranno ospitare l’attività e informarsi in anticipo su quali e quanti vincoli sono presenti nel comune specifico. Oltre a questo bisogna poi assicurarsi che la destinazione d’uso del locale sia adatta ad ospitare un’attività commerciale e che soddisfi tutti i requisiti stabiliti dall’ASL. È consigliabile quindi chiedere informazioni presso gli uffici della zona in cui si intende aprire il negozio per conoscere la normativa applicata.

Aprire un’attività commerciale con l’aiuto di un consulente 

Anche se la normativa in materia è stata notevolmente semplificata e per alcune tipologie di negozi non è più necessaria la licenza, le pratiche amministrative e burocratiche da adempiere prima di avviare l’attività sono comunque molte. Ogni modulo va compilato con cura se non si vuole correre il rischio di incorrere in sanzioni o rimandare l’apertura. Bisogna poi valutare caso per caso, in base alla città e anche alla zona in cui si vuole aprire bottega perché anche la migliore idea può subire dei rallentamenti o degli stop a causa delle lungaggini burocratiche e amministrative.

Se non vuoi correre il rischio di saltare da un ufficio all’altro in cerca di informazioni e vuoi partire con il piede giusto puoi richiedere una consulenza a Gi.Pa. In Formazione: troverai un team di persone qualificate, in grado di rispondere ad ogni problematica e di guidarti fino all’apertura del tuo negozio.

Affidandoti a Gi.Pa. In Formazione riceverai una consulenza completa che va dalla ricerca del locale migliore per ospitare la tua attività fino allo sviluppo del progetto imprenditoriale con soluzione chiavi in mano.

Solo rivolgendoti ad un professionista del settore potrai partire con tutte le carte in regola e costruire il successo della tua attività.

Aprire un negozio a Roma: da dove iniziare

Come realizzare il sogno di aprire un negozio a Roma

Aprire un negozio a Roma è il sogno di molti. Oltre ad essere una delle città più belle d’Europa, infatti, Roma riesce ad essere una importante vetrina per chi decide di lavorare a servizio delle tantissime persone che gravitano giornalmente nella capitale. Basti pensare ai milioni di turisti che ogni anno scelgono di visitare la città per capire quanto forte sia l’opportunità di avviare un’attività commerciale al centro di Roma!

Roma è ancora la città eterna che tutti conosciamo ma allo stesso tempo è un polo multiculturale sempre in trasformazione che diventa terreno fertile per chi ha un’idea imprenditoriale e vuole sfruttarla mettendola a servizio della città, come può essere quella di gestire un’attività commerciale.

Aprire un negozio a Roma significa fare la scelta importante di mettersi in proprio e di affrontare le tantissime sfide – e opportunità!– che questa meravigliosa città offre. E a voler vivere questa esperienza potrebbero essere non solo i giovani che trovano così il modo di coltivare una loro passione, ma anche tutte quelle persone che, per seguire una tradizione familiare o per lanciarsi in una nuova avventura lavorativa, decidono di  diventare imprenditori e abbandonare la loro condizione di dipendenti.

Ma come si apre un’attività? A prescindere da quelle che sono le motivazioni personali, ogni aspirante imprenditore dovrà compiere dei passi ben precisi se vuole dare il via alla sua attività. Dopo una prima fase di studio dell’idea, infatti, bisognerà concentrarsi sulle modalità pratiche di realizzazione dell’attività commerciale.

I primi passi per aprire un negozio a Roma

1. Attività commerciale e luogo

La prima cosa da fare è decidere la tipologia di prodotto che si vuole vendere, fatto questo si può iniziare a cercare il locale più adatto: per quanto riguarda Roma, poi, è importate soprattutto valutare la zona in cui si intende avviare l’attività commerciale.

2. Requisiti personali

Se rispetto al passato l’iter di apertura di un’attività commericale a Roma si è notevolmente semplificato, oggi l’impegno più grande è quello di far sì che tutto ciò che riguardi i requisiti personali e legati all’attività, siano in linea con la vigente normativa. Ciò significa che si dovrà porre molta attenzione alle questioni burocratiche legate all’apertura di un’attività: per esempio, sarà bene sapere che non potranno aprire un’attività  coloro che sono stati dichiarati falliti o coloro che sono soggetti a restrizioni della libertà.

3. Location

Ogni attività commerciale, poi, necessita di un luogo fisico in cui esporre il proprio prodotto e accogliere la clientela. La scelta deve essere fatta con cura, se si vuole aprire un’ attività commerciale a Roma per alcune attività sussistono anche dei vincoli sulla posizione e sulla tipologia di attività che si intende avviare. Ci sono poi altri tipi di vincoli o requisiti a seconda delle varie zone della Capitale.

4. Destinazione d’uso dei locali

È poi importante controllare la destinazione d’uso dei locali: se l’accatastamento del locale non è idoneo, si dovrà procedere con dei cambi di destinazione d’uso ove possibile. La normativa in materia regolamenta poi anche fattori come l’altezza del soffitto, gli impianti idrici ed elettrici. In alcune tipologie di negozi deve poi essere contemplato anche un bagno per la clientela oltre che per il personale.

Quali sono i documenti necessari per aprire un negozio a Roma

Una volta appurato il possesso dei requisiti morali, si può passare all’avviamento dell’iter burocratico per aprire un’attività commerciale a Roma. La “licenza” per aprire una nuova attività è necessaria solo per le tabaccherie, in ogni caso si deve obbligatoriamente comunicare la nuova apertura al Comune di Roma indicando la data di avvio tramite la SCIA commerciale (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Nella SCIA, a cui gli uffici preposti faranno riferimento per eseguire dei controlli, devono essere indicati i dati per la verifica dei requisiti soggettivi, i dati relativi alla conformità urbanistica, edilizia, ambientale e igienico-sanitaria.

Aprire un negozio nel centro storico di Roma: cosa dice la normativa

Il centro storico è sicuramente la zona più ambita per aprire una nuova attività. Il Comune di Roma, con la deliberazione n.47 di maggio 2018, ha però deciso di limitare l’apertura di nuove attività commerciali che non sono in linea con il pregio e il decoro del luogo in cui si intende posizionarsi. Sono sorte quindi nuove regole a cui attenersi per aprire un’attività commerciale a Roma a cui devono far riferimento sia coloro che vorrebbero avviare una nuova attività, sia coloro che stanno già lavorando e che devono adeguarsi. La deliberazione contiene norme transitorie per regolamentare l’apertura delle attività, che sono inoltre state distinte in “tutelate” e “vietate”. Il provvedimento impone uno stop all’apertura di nuove attività di vicinato per alcune categorie come ad esempio alimentari e artigianato, e detta inoltre criteri precisi sulla qualità della merce in vendita a tutela del decoro delle aree storiche.

Perché è meglio chiedere una consulenza prima di aprire la tua attività

Aprire un negozio a Roma significa dover affrontare un percorso costellato di pratiche amministrative e fiscali, bisogna inoltre conoscere a fondo la normativa che regolamenta la materia se non si vuole correre il rischio di incorrere in sanzioni o divieti. La materia è talmente complessa che il fai da te è altamente sconsigliato e sarebbe quindi più opportuno richiedere una consulenza aziendale nella fase di apertura o start up di una  nuova attività commerciale.

Fare impresa può essere un’ottima opportunità di guadagno e di auto realizzazione, basta partire in modo giusto e con tutte le carte in regola ed in tal senso i consulenti di Gi.Pa. In Formazione potranno guidarti nel disbrigo di tutte le pratiche relative all’apertura della  tua attività.

Rivolgendoti a Gi.Pa. In Formazione troverai dei seri professionisti in grado di guidarti nel complesso mondo di regole e normative a cui si deve necessariamente fare riferimento per aprire un’attività commerciale nella Capitale. Potrai ricevere una consulenza qualificata anche per gli accertamenti di carattere urbanistico e amministrativo, valutando l’effettiva possibilità di aprire l’attività  nel luogo scelto.

Aprire un’attività commerciale  a Roma è possibile se inizi col piede giusto: che aspetti a realizzare il tuo sogno?

Il portale Mercati d’Autore: un nuovo progetto firmato Gi.Pa. In Formazione 

Un nuovo progetto di Gi.Pa. In Formazione: è on line il portale Mercati d’Autore. Uno strumento unico, una vetrina on line che racconta la bellezza dei mercati della Capitale e la genuinità dei prodotti che ogni giorno sono disponibili sui banchi. 

Il progetto è il frutto della partecipazione al Bando della Regione Lazio dedicato alle Reti d’impresa del commercio che ha visto il fra gli aggiudicatari dei fondi, il programma Mercati in Rete. (Determinazione n. G04816 del 9/05/2016 e s.m.i.)

Per la prima volta i mercati rionali possono raggiungere un pubblico  che va ben oltre i confini del quartiere, mostrando i colori, la bellezza, la genuinità ed il fascino intramontabile di questi luoghi che sono l’espressione più autentica di Roma. 

Una rete virtuale e fisica, quella di Mercati d’Autore, destinata ad aprirsi sempre di più per accogliere tutte quelle realtà  che vorranno farne parte, l’obiettivo è infatti quello di rendere il portale Mercati d’Autore il luogo di incontro di tutti i mercati rionali, non solo quelli italiani, per condividere esperienze e soprattuto per valorizzare questi luoghi vera espressione dell’identità culturale di ogni Paese.

Un un ricco programma di  eventi a partire dal 7 dicembre, vedranno protagonisti i mercati rionali ed accompagneranno il lancio del portale. Dodici tappe fra Showcooking in collaborazione con Say Good in cui saranno illustate tante ricette ed idee regalo per il Natale, musica dal vivo con giovani band e ovviamente tante sorprese ed animazione per i più piccoli che come una sorta di calendario dell’Avvento ci accompagneranno fino al Natale.  L’intero programma di eventi lo trovate ovviamente su www.mercatidautore.com

NOI CI SAREMO!
 SIMPOSIO 2018

GiPa in Formazione, A.P.R.E.Roma e Chemichal, saranno presenti come Gruppo Partner ufficiale dell’evento “SIMPOSIO – TRIONFO DEL GUSTO”

IV edizione della fiera Simposio, dedicata alle eccellenze del settore food & beverage avrà luogo presso il Salone delle Fontane di Roma dal 17 al 19 Novembre 2018.

La fiera sarà  aperta al pubblico e ad un ricercato gruppo di operatori del settore. Saranno presenti aziende d’eccellenza del panorama italiano che presenteranno e faranno degustare i loro prodotti.

L’evento sarà rivolto principalmente agli operatori commerciali di Roma e provincia, ai ristoratori ed agli appassionati del settore.

Circa 300 aziende condivideranno le loro eccellenze con un pubblico di professionisti, in banchi di assaggio, in un ambiente esclusivo spazioso e importante: il Salone delle Fontane. Tre giorni da trascorrere in convivialità e serenità, tra sapori e profumi, dove si incontreranno Storia, Tradizione e Futuro dell’enogastronomia.

Verranno organizzati seminari tematici, degustazioni guidate di vino e champagne per rendere magica una giornata all’insegna del Gusto; Cooking show e dimostrazioni in real-time valorizzeranno i prodotti delle aziende espositrici.

Il nostro Gruppo Gi.Pa in Formazione, A.P.R.E.Roma e Chemichal avrà uno ”spazio riservato”, nel quale il nostro personale specializzato sarà lieto di accogliere i visitatori dell’evento e presentare loro le nostre aziende.

I consulenti del Gruppo Gi.Pa in Formazione, A.P.R.E.Roma e Chemichal daranno informazioni sui numerosi servizi offerti, a partire dallo Start up d’impresa all’ Assistenza contabile e fiscale, dalla progettazione 3D alle pratiche amministrative e tanto tanto altro ancora.

SI ALLE CANNE FUMARIE ALTERNATIVE?

Notizia inaspettata sulle canne fumarie del Centro storico a Roma: i ristoratori, dice il Consiglio di Stato bocciando la tesi del Comune di Roma, possono avvalersi anche di tecnologie innovative, per esempio i carboni attivi, più economici e meno inquinanti.

Il Consiglio di Stato con questa recente sentenza ammette la possibilità di utilizzare tecnologie  innovative, come ad esempio i carboni attivi,  rispetto ai sistemi di captazione fumi tradizionali (canne fumarie).

Un dibattito, quello sulla tipologia di impianti consentiti nella città storica, che da anni contrappone gli imprenditori del campo della ristorazione,  Campidoglio e Asl. Con questa nuova sentenza, che riforma tutte le sentenze precedenti, il Consiglio di Stato si spinge anche oltre,  esprimendosi sulle leggittimità dell’esercizio di un’attività che non rientra fra quelle consentite dal regolamento del centro storico. 

Per cercare di frenare l’apertura indisciplinata di attività di pizza al taglio firggittoria nel centro storico di Roma, il I Municipio già da qualche anno sta applicando il blocco delle  autorizzazioni  per l’apertura di nuove attività sprovviste della tipica canna fumaria con sbocco sul tetto.

Con questa sentenza a favore di un laboratorio con pizza al taglio in via del Governo Vecchio, cambia tutto, i funzionari dell’Ispra, hanno accertato che gli impianti a carboni attivi costituiscono alternativa preferibile, dato che consentono di ridurre le emissioni in atmosfera. Inoltre, l’amministrazione – scrivono i giudici – è legittimata a ordinare  la cessazione di attività che non rientarno fra quelle tutelate, nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della segnalazione di inizio attività. Bene tutelare, precisano, ma è illegittimo intervenire dopo i termini.

Ora è necessario attendere che le Istituzioni applichino gli esiti di tale sentenza attraverso la modifica del regolamento vigente. Ad ogni modo, la sentenza apre la strada all’utilizzo dei sistemi alternativi. 

Javaroma la Bottega del Caffè

Javaroma La Bottega del Caffè ha aperto a Roma in Via Venti Settembre. Un piccolo salotto raffinato dove oltre l’espresso è possibile degustare un’ampia offerta di caffè ad infusione accompagnati da un menu gustoso di muffin, macarons, biscotti e torte artigianali.

Quello di Via Venti Settembre è stato il primo locale a marchio Javaroma ad aprire in Italia. ll brand Javaroma,  è espressione di una caffetteria di terza generazione dove vivere un’esperienza sensoriale unica. Un viaggio nell’affascinante mondo del caffè dove poter gustare e degustare miscele pregiate alla scoperta del mondo del caffè.

Il Caffè Javaroma è  un ambiente rilassante dedicato agli amanti della bevanda che possono scegliere da un’ampia carta dei “caffè,  dal tradizionale espresso fino agli Specialty Coffees  Single Origin ad infusione.

Javaroma non è solo caffè, è il luogo ideale per una rapida pausa pranzo per chi non intende rinunciare ad un’alimentazione sana e un’oasi di privacy nella trafficata via Venti Settembre.

Il concept Javaroma Bottega del Caffè riflette la contaminazione Italiana / Europea associata all’esperienza di un caffè orientale. Un luogo confortevole, caldo, accogliente che comunica le qualità del prodotto servito attraverso materiali di pregio, tra cui il legno Teak, identificativo di una cultura lontana, utilizzato in un linguaggio contemporaneo in dialogo ed in contrapposizione a marmo bianco Calacatta, acciaio Cor-ten e Resina. La matericità dei materiali utilizzati nella loro naturalezza si associa al tema della caffetteria ed ai valori che il marchio comunica, definendone l’identità dello spazio.

L’illuminazione progettata da GiPa al fine di enfatizzare le linee scultoree degli arredi, rende l’atmosfera “morbida”, rilassante ed accompagna i clienti alle differenti modalità di consumo. Il format Javaroma Bottega del Caffè risponde all’esigenza di fruizione temporale sia breve che prolungata, all’interno di uno spazio ricercato, raffinato ed allo stesso tempo un luogo familiare. L’artigianalità e l’eccellenza dei prodotti offerti è contornata da un interior design che ne esalta i valori.

Il team di GiPa In formazione ha curato la realizzazione del primo store italiano Javaroma. Dalla ricerca della location allo sviluppo del concept del locale, in grado di coniugare la tradizione italiana del bar caffetteria con l’obiettivo del suo ideatore di creare un luogo dedicato alla degustazione di miscele pregiate provenienti da varie parti del mondo.

Passo dopo passo  gli esperti di GiPa Informazione hanno affiancato l’imprenditore nella complessa burocrazia della Capitale curando  tutti i passaggi  legati alle autorizzazione per l’apertura di attività nel centro storico, individuando una location nella prestigiosa via Venti Settembre nel cuore di Roma che è stato necessario ristrutturare completamente.

Il team di GiPa ha curato inoltre la ricerca e la selezione del personale, aspetto particolarmente strategico in ogni attività ed in particolare in questo caso in cui è stato necessario far comprendere la complessità del mondo del lavoro e delle regole vigenti in Italia.

Javaroma

Via Venti Settembre 26/d, Roma  -Aperto dal lunedì al sabato dalle 7.00 alle 20.00

Apertura del “The Gipsy Bar”

Al Pigneto, in uno dei quartieri più in fermento di Roma, soprattutto per quanto riguarda il food and beverage, apre The Gipsy Bar, la ristorazione di qualità. Quella che stiamo per raccontarvi, è la storia del giovane imprenditore  Manuele Giordani.

Dopo due anni itineranti tra banchetti ed eventi, la Gipsy Crew ha messo radici in via Ettore Giovenale 14 inaugurando The Gipsy Bar, un locale che ricorda un teatro della Belle Epoque parigina. Le luci soffuse, gli arredi di una volta, le tende rosa, i tessuti imbottiti e il bancone sormontato da una grande insegna luminosa introducono l’ospite in un’atmosfera senza eguali.

Non da meno, a sorprendere è la proposta food, una fusion innovativa che punta su urumaki rolls, nigiri, nel loro inconfondibile stile. 

Gi.Pa Informazione Consulting si è occupata della ricerca e fattibilità della location, distribuzione degli spazi e definizione delle metrature e dei flussi asl, autorizzazioni tecniche e burocratiche, invio scia somministrazione. Scopri il servizio.