Apertura nuove attività: dal Comune di Roma un bando dedicato alle attività commerciali

Con un Avviso Pubblico il Comune di Roma mette a Bando n. 12 locali commerciali per dare una spinta al tessuto economico capitolino. L’agevolazione del Bando risiede nella possibilità di locare immobili ad un costo di affitto agevolato. Per potersi aggiudicare la locazione è necessario presentare un progetto d’impresa finalizzato all’apertura di attività commerciali o artigiane.

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Finanziaria 2017: Sabatini -ter

Con la legge Finanziaria 2017 viene prorogato al 31.12.2018 l’agevolazione “Sabatini-ter”con la quale, le PMI possono usufruire di un contributo in conto esercizio, che consiste nella copertura parziale degli interessi relativi ad un finanziamento stipulato per l’acquisto di beni strumentali nuovi.

Il contributo è concedibile a PMI che rispondano a determinati requisiti ed è finalizzato all’acquisto o acquisizione in leasing di beni strumentali nuovi. Il finanziamento deve essere deliberato per un importo compreso tra i 20.000 ed i 2 milioni di euro. A fronte del finanziamento è riconosciuta un’agevolazione consistente in un contributo in conto esercizio, determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati convenzionalmente, su un finanziamento della durata di 5 anni (con rate semestrali posticipate) ad un tasso d’interesse annuo pari al:

 2,75% per gli investimenti ordinari;

 3,575% per gli investimenti speciali.

Dal punto di vista contabile, i beni acquistati devo risultare nell’attivo dello Stato Patrimoniale dell’impresa beneficiaria per almeno 3 anni, ad accezione delle immobilizzazioni acquisite in leasing.

Tale contributo è concesso nei limiti delle disponibilità finanziarie e sarà cura del Ministero comunicare l’esaurimento delle risorse disponibili e la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande.

Innovazione Sostantivo Femminile

E’ stato presentato ieri, in occasione della ricorrenza della Festa della Donna, il nuovo Bando della Regione Lazio con cui si sostiene l’imprenditoria femminile. Con la 3° edizione di “Innovazione Sostantivo Femminile”, viene stanziata la somma di 2 milioni di euro destinata ad  imprese “rosa” costituite o costituende, che presentino progetti ad alto contenuto tecnologico.

Dopo il successo delle passate edizioni, che hanno permesso la nascita e lo sviluppo di 83 progetti imprenditoriali, si punta a promuovere e valorizzare ancora di più la creatività del capitale umano. Saranno finanziabili progetti che includono la realizzazione di prodotti o servizi ad alto contenuto tecnologico ed in particolar modo progetti che abbiano come obiettivo la Social Innovation, ovvero soluzioni tecnologiche in grado di sensibilizzare la società verso un cambiamento più consapevole.

Il contributo concesso a fondo perduto, sarà pari al 70% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 30.000 euro per progetto.

Startup Innovative: la Regione Lazio stanzia 4 milioni di euro

La nuova programmazione Europea prevede strumenti a  sostegno dell’innovazione ed in particolare a sostegno dell’ ecosistema delle startup  che rappresentano il motore dello sviluppo economico di Paesi come l’Italia. Attraverso il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale)  vengono destinati fondi  a diverse aree prioritarie:

  • Innovazione e ricerca;
  • Agenda digitale;
  • Sostegno alle piccole e medie imprese (PMI);
  • Economia a basse emissioni di carbonio.

Proprio nell’ottica di rispondere all’esigenza di sviluppare tali aree prioritarie, la Regione Lazio ha stanziato la somma di 4 milioni di euro per pre-seed e spin-off  della ricerca.

Il Bando per le startup innovative sarà presentato dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, in una conferenza che si svolgerà lunedì 6 Marzo alle ore 11:00 presso il Talent Garden Cinecittà  di Roma.

Avvio di nuove imprese: in crescita le operazioni accolte dal Fondo di Garanzia

I dati diffusi dal Ministero dello Sviluppo Economico evidenziano un anno di forte crescita per il Fondo di garanzia: nel 2016, con un incremento dell’11,6% sul 2015, le domande accolte hanno raggiunto quota 114.487, confermando il ruolo centrale della garanzia pubblica per l’accesso al credito delle piccole e medie imprese.
Le piccole e medie imprese che hanno avuto accesso al credito tramite la garanzia pubblica sono state 74.818, in aumento del +12,5% rispetto al 2015  Tra queste, una quota rilevante ha potuto effettuare nuovi investimenti: le garanzie concesse per tale finalità segnano un incremento del 34% rispetto al 2015 (23.283 in totale), tornando ad attestarsi su una quota pari al 20,3%, in linea con gli anni pre-crisi.

Significativo è il sostegno offerto al Mezzogiorno. Sebbene la quota prevalente delle domande provenga dal Nord, dato il maggiore sviluppo imprenditoriale di questa area, la crescita più elevata spetta alle regioni del Sud Italia con riferimento sia alle domande approvate (+18,5%) sia ai finanziamenti accolti (+20,3%). Le richieste accolte provenienti dal Mezzogiorno, pari a 33.831, raggiungono una quota pari al 29,6% del totale.

Rilevante è anche il ruolo della garanzia pubblica in relazione alle imprese in fase di start up (costituite da non più di 3 anni). Le operazioni accolte sono 15.060 (+5,4% rispetto al 2015), per un ammontare di finanziamenti pari a 1,3 miliardi (+5,5% rispetto al 2015). A questi dati si aggiungono quelli relativi a start-up innovative e incubatori certificati di impresa: le domande approvate crescono del 66%, attestandosi a 1.271, mentre i finanziamenti crescono del 57,2%, raggiungendo quota 273,9 milioni di euro.

A livello settoriale, l’industria presenta il numero più elevato di domande ammesse (49.798 operazioni, pari al 43,5% del totale). Seguono il commercio (44.011 operazioni, pari al 38,4% del totale) e i servizi (20.369 operazioni, pari al 17,8% del totale). Dal confronto con i dati relativi al 2015, l’incremento maggiore si registra per i servizi (+22,0%), seguiti da commercio (+12,7%), e industria (+7,0%). (Fonte:Ministero dello Sviluppo Economico)

Gi.Pa In formazione attraverso la collaborazione con SN Sviluppo Imprese è in grado di orientare ed assistere coloro che intendono avviare una nuova attività o ampliare quella già esistente.

Per maggiori informazioni e per una consulenza gratuita contattaci

Centri estetici in aumento: i numeri del 2016

Si è conclusa lunedì 6 febbraio la Fiera dell’estetica – Roma International Estetica-, che ha tenuto impegnati gli esperti del settore per tre giorni consecutivi, con corsi di aggiornamento sulle novità per la cura della persona. Un gran successo, che ha visto gli espositori  assaliti da operatori del settore ma soprattutto da ragazzi in cerca di scuole di formazione per il conseguimento della qualifica professionale.

La crescita che sta registrando  il settore dell’estetica è testimoniata non solo dal successo dell’evento di Roma del passato week-end, ma soprattutto dai dati pubblicati da Movimprese il 31 gennaio 2017.

Già qualche mese fa, avevamo parlato della “impennata” che le imprese guidate da under 35 hanno apportato all’economia italiana. Anno positivo che ha fatto registrare  registrare numeri positivi per il settore dei servizi alla persona (3.283 le imprese in più nel 2016), trainati essenzialmente dall’aumento dei parrucchieri ed estetisti e dalle attività di tatuaggio e piercing che, con un saldo positivo di +622 imprese hanno messo a segno una crescita record del +23,25%.

Proprio nell’ottica dell’importanza che il settore sta assumendo negli anni, la collaborazione di Gi.Pa. In Formazione con la Scuola Estetica Beauty Space Academy, è finalizzata all’accompagnamento del neo imprenditore all’apertura del proprio centro estetico, ricevendo assistenza sia in ambito amministrativo che tecnico.

Come aprire un centro estetico? Gi.Pa. In Formazione realizza con te il tuo progetto.

Per acquisto, subentro o affitto del centro estetico Gi.Pa. In Formazione S.r.l. ti affianca nella:

  • R​icerca ed individuazione dei locali dove svolgere l’attività;
  • Effettuazione dei sopralluoghi per una valutazione sulla regolarità dei locali;
  • Progettazione tecnica con analisi della fattibilità presso gli enti competenti secondo le normative vigenti;
  • Ristrutturazione dei locali;
  • Progettazione ed arredi con relativi render;
  • Trasmissione della documentazione necessaria presso gli uffici competenti per consentire la regolare apertura.

Per garantire un servizio completo che conduca all’apertura del centro estetico, Gi.Pa. In Formazione sviluppa con l’imprenditore il piano finanziario dell’investimento accompagnandolo anche nella ricerca dello strumento  più idoneo.

Come aprire un centro estetico: tutte le novità alla Fiera di Roma

Il settore dell’estetica non conosce segni di crisi e sono tante le novità che riguardano gli addetti ai lavori che operano in questo campo. La regola principale  per avere successo è quella di essere sempre al passo con i tempi sia per ciò che riguarda i macchinari sia per ciò che riguarda i trattamenti da offrire ad una clientela sempre più esigente. Per molti aspiranti imprenditori il sogno è quello di aprire un centro estetico ma cosa è necessario fare? da dove bisogna partire?

Come aprire un centro estetico a Roma

Come condizione necessaria per l’apertura del centro estetico a Roma, è necessaria da parte del socio o titolare una professionalità ben specifica, che si ottiene dopo aver seguito i corsi che rilasciano un attestato di frequenza abilitante all’apertura di un’attività in proprio.

Tale abilitazione consente di predisporre tutte le richieste per l’autorizzazione all’apertura del nuovo centro estetico nella zona di Roma prescelta.

Segue poi la scelta del locale, aspetto di fondamentale importanza in quanto, la location deve essere individuata tenendo conto delle le normative igienico-sanitarie. Gli ambienti del centro estetico devono essere costituiti da locali idonei all’attività svolta, con metrature che consentano il lavoro dell’estetista e la comodità del clienti, con la giusta destinazione d’uso e i macchinari destinati ai trattamenti estetici.
Queste attrezzature sono fondamentali per un’attività del centro estetico che sia accattivante per il cliente, all’avanguardia nei trattamenti estetici ed in linea con le normative vigenti.

Per essere certi del successo della propria impresa è necessario affidarsi a professionisti seri e dalla consolidata esperienza.

Se hai intenzione di aprire un centro estetico o se sei interessato a conoscere quali sono i finanziamenti  a disposizione  per la creazione di nuove imprese, vieni a trovarci alla Fiera di Roma in occasione della Fiera Roma International Estetica che si terrà dal 4 al 6 febbraio 2017. Saremo ospiti del nostro partner la Scuola di Estetica Beauty Space Academy presso lo stand  C8D7 Padiglione 1.

Bed and Breakfast: come aprire un B&B nel Lazio

Bed and Breakfast, è la tipologia di alloggio che i turisti negli ultimi anni prediligono in occasione di vacanze fuori porta. Gli ospiti dei B&B italiani hanno prevalentemente un’età compresa tra i 25 e i 55 anni nella quasi totalità dei casi (96,5%), questo grazie al rapporto qualità prezzo delle strutture ricettive ed alla comodità di prevedere vacanze itineranti, visitando più posti.

Ma come aprire un aprire un bed and breakfast nel Lazio?

Il primo riferimento per l’apertura di un B&B è la Legge 29 Marzo 2001, n. 135 da cui scaturiscono le differenti declinazioni a carattere regionale.

Prerogativa è che gli immobili destinati all’apertura di B&B siano in regola con i requisiti urbanistico – edilizi ed igenico –sanitari oltre al numero ed alla disposizione degli spazi dedicati a Bed and Breakfast.

Colui che intende aprire un B&B deve sapere che la Legge n. 135 stabilisce, tra le tante cose, che gli ospiti devono poter accedere alla propria stanza senza dover attraversare altre camere da letto o servizi destinati ad altri ospiti. Per la Regione Lazio il numero massimo di camere è pari a 3 con massimo 6 posti letto che devono altresì rispettare dei requisiti minimi in termini di mq. Nel servizio B&B la colazione è sempre compresa, ma le Regioni prevedono differenti modalità di somministrazione, a seconda della possibilità di possedere le giuste autorizzazioni igenico – sanitarie, tenendo sempre conto che in sede di apertura di un Bed and Breakfast è obbligatorio redigere una NISA (Notifica di Inizio Attività Sanitaria), che autorizza alla somministrazione di alimenti. Tale documento va allegato alla Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) che permette l’immediata apertura del B&B.

Se vuoi aprire un B&B contattaci, potremo assisterti in tutti passaggi che è necessario fare compresa la ricerca dell’immobile.

 

 

Start up innovative le novità nella legge finanziaria 2017

Al fine  di promuovere la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico e l’occupazione, in particolare giovanile, nell’autunno del 2012 il Governo ha adottato una normativa (DL 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla Legge 221 del 17 dicembre 2012) per sostenere la nascita e la crescita dimensionale di imprese innovative ad alto valore tecnologico di nuova o recente costituzione: le startup innovative.

La normativa prevede una serie di requisiti affinché una società possa qualificarsi come startup innovativa:

  • è costituita e svolge attività d’impresa da non più di sessanta mesi;
  • è residente in Italia ai sensi dell’articolo 73 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, o in uno degli Stati membri dell’Unione Europea o in Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia;
  • a partire dal secondo anno di attività della startup innovativa, il totale del valore della produzione annua, così come risultante dall’ultimo bilancio approvato entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio, non è superiore a 5 milioni di euro;
  • non distribuisce, e non ha distribuito, utili;
  • ha, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  • non è stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda”.

Inoltre è richiesto che sia rispettato almeno uno dei seguenti requisiti:

  • “le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 15 per cento del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della startup innovativa. Dal computo per le spese in ricerca e sviluppo sono escluse le spese per l’acquisto e la locazione di beni immobili. Ai fini di questo provvedimento, in aggiunta a quanto previsto dai principi contabili, sono altresì da annoverarsi tra le spese in ricerca e sviluppo: le spese relative allo sviluppo precompetitivo e competitivo, quali sperimentazione, prototipazione e sviluppo del business pian, le spese relative ai servizi di incubazione forniti da incubatori certificati, i costi lordi di personale interno e consulenti esterni impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo, inclusi soci ed amministratori, le spese legali per la registrazione e protezione di proprietà intellettuale, termini e licenze d’uso.

Le spese risultano dall’ultimo bilancio approvato e sono descritte in nota integrativa. In assenza di bilancio nel primo anno di vita, la loro effettuazione è assunta tramite dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della startup innovativa;

  • impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero, ovvero, in percentuale uguale o superiore a due terzi della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di laurea magistrale ai sensi dell’articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270;
  • sia titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale ovvero sia titolare dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore, purché tali privative siano direttamente afferenti all’oggetto sociale e all’attività d’impresa”.

Al fine di “favorire la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico, la nuova imprenditorialità e l’occupazione, in particolare giovanile”la normativa prevede per le start up innovative alcune agevolazioni relative sia ai rapporti di lavoro che al reddito dei soci investitori che sono state modificate nella legge di bilancio 2017. In particolare, l’art. 29 del citato DL n. 179/2012 riconosce in capo agli investitori la seguente agevolazione nella forma di detrazione / deduzione:

  • detrazione IRPEF del 19% degli investimenti rilevanti effettuati, per un importo non superiore a € 500.000, per ciascun periodo d’imposta (commi 1 e 3);

Con l’aggiunta del comma 3-bis al citato art. 29 è confermato che dal 2017 l’investimento massimo detraibile è aumentato a € 1.000.000;

  • deduzione dal reddito imponibile pari al 20% degli investimenti rilevanti effettuati per un importo non superiore a € 1.800.000, per ciascun periodo d’imposta (commi 4 e 5).

Con la modifica dei commi 3 e 5, è confermato che ai fini della detraibilità / deducibilità l’investimento deve essere mantenuto per almeno 3 anni (anziché 2).

In caso di investimenti in start-up innovative a vocazione sociale / del settore energetico, il comma 7 dispone che:

  • la detrazione IRPEF spetta in misura pari al 25%;
  • la deduzione IRES spetta in misura pari al 27%.

Con l’aggiunta dell’art. 7-bis è confermato che dal 2017 la suddetta detrazione (19% – 25%) /deduzione (20% – 27%) è aumentata al 30%.

La Casa di Trilly

La Casa di Trilly nasce come attività commerciale per la vendita di prodotti per animali, all’interno del Mercato Magliana a Roma. Le due instancabili imprenditrici Loredana e Simona, presto hanno deciso di offrire un servizio in più sempre dedicato agli amici a 4 zampe  e  con l’assistenza ed i consigli di Gi.Pa. In Formazione,  hanno realizzato il loro sogno: aprire una Toletta!

L’attività è stata aperta nelle vicinanze del Mercato Magliana per consentire ai clienti di avere a portata di mano tutto ciò che occorre per il benessere dei loro amati animali domestici.

Ecco quello che abbiamo realizzato per loro: