Perché aprire un take away è, oggi, una grande opportunità di business
Il cibo da asporto è sempre più richiesto: acquistare pasti pronti è ormai un’abitudine comune e i take away, piccoli o grandi che siano, stanno vivendo un momento d’oro. Il cibo da asporto, nelle sue tante varianti, offre una valida alternativa alla classica pizza e c’è anche chi ama concedersi di tanto in tanto piatti tipici di culture diverse.
I numeri in tal senso parlano chiaro: in base ai dati dell’Osservatorio Ristorazione 2021, il 2020 è stato un anno in cui le abitudini alimentari degli italiani sono state sconvolte, soprattutto a causa dell’emergenza Covid durante la quale, per lunghi periodi, le attività di ristorazione che hanno funzionato e fatturato sono state quelle legate al delivery e al take away.
Se anche tu coltivi il sogno di aprire un take away, devi sapere che i trend del momento sono le cucine healty e vegan, ma che anche aprire un kebab o un fast food potrebbe rivelarsi una scelta giusta se il locale è ben posizionato. Al centro di Roma, o nella zona centrale di qualsiasi altra città, aprire un take away è una scelta che conviene e che può essere molto redditizia.
3 consigli su come e dove aprire il tuo take away
Un negozio take away è oggi un’idea imprenditoriale meritevole di rispetto, soprattutto dal punto di vita dei profitti. Per esempio, collocare l’esercizio commerciale in un luogo di passaggio, magari frequentato dai turisti come può essere il centro di Roma, o in cui si trovano le sedi di numerosi uffici, potrebbe essere la chiave per ottenere guadagni interessanti.
Ecco i passaggi da considerare se anche tu vuoi aprire un take away:
1.L’iter burocratico
Per aprire un take away è necessario ovviamente seguire un iter burocratico che, seppur non particolarmente complesso, per non incorrere in sanzioni o nel blocco dell’attività, dovrà tenere conto della normativa regionale e comunale. Iniziamo subito col dire che per aprire un’attività di take away, la vigente normativa richiede il possesso di requisiti morali e professionali: ciò significa che non possono aprire un’attività commerciale soggetti con limitazioni alla libertà o coloro che in precedenza sono stati dichiarati falliti.
2. La location
La scelta della location è un altro punto importante: trovare un locale già pronto o rilevare un’attività di take away già esistente è sicuramente la via più facile per avviare la propria attività. In caso contrario, infatti, sarà necessario individuare un locale accogliente per i clienti e funzionale per chi vi lavora, oltre che idoneo al tipo di attività che vi si dovrà svolgere.
Se, per esempio, il tuo progetto prevede una cucina con cottura, sarà necessario trovare un locale dotato di canna fumaria e accatastato per ospitare un’attività commerciale. In base al tipo di attività che si intenderà avviare, se per esempio vuoi aprire una friggitoria, una paninoteca, vendere prodotti locali o cibo biologico, si dovranno rispettare determinate regolamentazioni sanitarie circa la distribuzione degli spazi e la composizione della cucina (in alcuni casi è obbligatorio disporre di un bagno per la clientela etc.).
3. I possibili vincoli
A seconda poi della zona della città in cui si intende aprire un take away,possono sussistere dei vincoli o dei requisiti legati alla posizione e alla tipologia di attività. L’immobile deve essere conforme alle norme in materia urbanistica e catastale, nonché al regolamento edilizio del Comune di riferimento. A Roma, l’Assemblea Capitolina, nella deliberazione n.49 del 2019, ha modificato e integrato le disposizioni della precedente deliberazione n.47 di maggio 2018 in cui vengono dettate le regole per l’apertura di nuovi esercizi commerciali nel centro storico, definendo in maniera specifica quali sono le tipologie di attività commerciali e artigianali ammesse oppure no.
Permessi e licenze per aprire un take away: tutto quello che ti serve!
L’attività di ristorazione è regolamentata dalla normativa degli “esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande”, categoria disciplinata dal decreto legislativo n.59 del 2010, successivamente modificato dal D.lgs 147/2012.
I take away, invece, rientrano nell’ambio dell’apertura di attività artigianali. Per poter aprire un take away è necessario frequentare un corso HACCP per apprendere la fase di preparazione e manipolazione degli alimenti, così come essere in possesso del corso Ex Rec o SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande) se, insieme al laboratorio di take away, si vuole esercitare anche la vendita di bevande. Per aprire l’attività, inoltre, sono necessari alcuni permessi da richiedere e notificare presso gli uffici competenti come la SCIA commerciale (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), che va presentata presso lo sportello unico comunale per le attività produttive (SUAP). Segue poi l’iscrizione all’INPS (Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale) e all’INAIL (Istituto Nazionale contro gli Infortuni sul Lavoro) sia per il titolare che per i dipendenti dell’attività.
Un’attività di take away deve infine ottenere un’autorizzazione sanitaria dall’Asl di competenza che deve certificare l’idoneità sanitaria del locale: si tratta di una verifica indispensabile affinché la zona di lavoro e di manipolazione degli alimenti sia composta e organizzata rispettando tutti i requisiti igienici.
Perché richiedere una consulenza per l’apertura del tuo take away?
Sia che tu voglia aprire un franchising di take away, sia che tu voglia partire da zero, la fase di start up è molto importante e delicata: l’iter burocratico deve essere seguito alla perfezione e nei tempi stabiliti perché anche un piccolo ritardo potrebbe apportare danni economici al progetto. Se quindi vuoi aprire un take away a Roma e non sai come orientarti tra pratiche burocratiche e amministrative, è consigliabile che tu richieda una consulenza a professionisti che lo fanno di mestiere.
Rivolgendoti a GIPA Consulting troverai un team di professionisti che può accompagnarti nello sviluppo del tuo progetto imprenditoriale: dalla ricerca del locale, alla richiesta delle autorizzazioni necessarie fino allo sviluppo di soluzioni per la brand identity.
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