Negli ultimi anni la formazione professionale nel mondo del lavoro sta assumendo sempre più importanza. Le aziende italiane hanno capito che il miglior investimento da fare, per poter restare sul mercato in modo competitivo, è quello in capitale umano.
Oggi, la competitività aziendale si gioca tutta su questo campo, fatto spesso di prodotti e/o servizi di scarsa qualità. Tutte le sfide che gli imprenditori si sono trovati ad affrontare negli ultimi anni e, che dovranno affrontare per restare competitivi, partono tutte dalla stessa costante: skill aziendali.
Dai dati ISFOL, resi pubblici dal XVI Rapporto sulla Formazione Continua in Italia del 5 giugno 2016, si registra alla media europea in tema di partecipazione di adulti (25-64 anni) ad attività formative. A mostrare maggiore partecipazione sono sempre le quote rosa con 8,3% di partecipazione, su un totale di 2,6 milioni di persone coinvolte.
A dare una forte scossa in questa direzione sono stati i fondi stanziati dalla Commissione europea e dagli enti interprofessionali, tanto che questi ultimi registrano l’adesione di circa 930 mila impresa, ovvero circa 9,6 milioni di lavoratori. Spesso le tematiche affrontate in sede di formazione vertono su argomenti relativi la salute a la sicurezza nei luoghi di lavoro. Sarebbe utile che le aziende percepissero maggiormente l’importanza ed il valore aggiunto che potrebbero ottenere realizzando una formazione professionale del proprio personale volta all’aggiornamento delle competenze, considerando il contesto in cui si trovano ad operare. E’ interessante osservare come cambia la classifica delle competenze secondo il rapporto presentato al World Economic Forum 2016. Nel 2020 al primo posto ci sarà ancora la capacità di risolvere problemi complessi tuttavia guadagna posizioni la creatività che passa dal 10° al 3° posto. Segno evidente che in un modo in continuo cambiamento, avere la capacità trovare e pensare soluzioni e risposte al di là di regole precostituite, è un valore aggiunto determinante per il successo personale e dell’azienda per la quale si lavora.