Se vuoi aprire un locale innovativo scegli la formula dello street food
Vuoi aprire un locale innovativo? Prova con un’attività di street food. Il concetto di certo non è nuovo, ma in questo periodo storico sta vivendo una nuova ondata di fortuna. Quello del cibo di strada, noto come street food, è un mestiere antico che gode di una nuova attenzione. Si è passati dal semplice camioncino ambulante a furgoni più creativi e originali (i food truck) in cui il cibo non solo viene servito, ma anche cucinato. Le attività di street food sono ovviamente itineranti, ormai presenti ad ogni festival, saga, manifestazione o evento e quando non ci sono appuntamenti in programma basta parcheggiare in spazi aperti al pubblico e iniziare a lavorare.
Questo genere di attività rientra in quella che viene definito informal food sector (settore del cibo informale) in cui il cibo non si mangia con la formula del take away.
Perché aprire un locale innovativo itinerante
Il target di riferimento di un’attività di street food è molto variegato: piace ai giovani per i prezzi bassi, piace ai lavoratori che possono consumare un pasto veloce in pausa pranzo, piace a chi si reca ad una fiera e vuole mangiare mentre continua a godersi l’evento. Ad andare forte sono soprattutto le attività che decidono di vendere prodotti tipici o regionali: per i clienti è anche un modo per riscoprire delle prelibatezze della nostra nazione. Vanno bene anche le proposte di nicchia come il bio, il veg, l’etnico, le gelaterie o le yogurterie.
I clienti preferiscono il cibo gourmet, ma attenzione: la proposta culinaria non è l’unico fattore che determina il successo dell’attività. Come per qualsiasi altra impresa commerciale è necessario un progetto innovativo che sostenga l’idea imprenditoriale ed è poi necessaria una pianificazione iniziale molto attenta: un business plan preciso, l’adempimento di tutti i passi burocratici e l’allestimento del veicolo in modo tale che risulti accattivante agli occhi dei clienti.
Quali sono i requisiti e le licenze necessari?
Per aprire un’attività di street food, la legge prevede che il titolare (o un preposto) debba possedere almeno uno dei seguenti quattro requisiti:
1. essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di laurea in cui sono previste materie del commercio, preparazione e somministrazione di alimenti ;
2. aver maturato almeno 2 anni di esperienza (negli ultimi 5 anni) nel settore del commercio alimentare o della somministrazione;
3. aver frequentato con esito positivo un corso professionale per il commercio, la somministrazione o la preparazione di alimenti e bevande;
4. essere in possesso dell’iscrizione al REC.
Esistono poi due tipologie differenti di licenze: di tipo A e di tipo B.
- La licenza di tipo A è concessa dal Comune di appartenenza e consente di svolgere l’attività in un punto fisso. Questa licenza è valida in tutto il territorio regionale, ma consente anche di prendere parte alle fiere che si svolgono in altre regioni italiane. La richiesta deve essere inviata almeno 30 giorni prima della pubblicazione dei posti disponibili (bisogna verificare il mese) e può essere ritirata se il food truker matura troppe assenze o esercita l’attività in modo non regolare.
- La licenza di tipo B è per le attività itineranti, quelle cioè che non stazionano in un punto fisso. Permette di recarsi in tutte le fiere italiane, ma ogni volta bisogna accordarsi con il Comune in cui si va per capire quali sono i posteggi liberi. A differenza della A la licenza B è gratuita e non prevede tassa di rilascio o di rinnovo.
A chi rivolgersi per aprire un locale che sia davvero innovativo
Per aprire un locale innovativo bisogna pensare in grande ed è essenziale pianificare con cura ogni passo del progetto imprenditoriale partendo dal business plan fino alla scelta e all’allestimento del mezzo. La fase di start up è particolarmente importante, se vuoi aprire un’attività di successo nel tempo devi partire con tutte le carte in regola, anche se spesso orientarsi tra pratiche e uffici non è cosa semplice.
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