Ecco cosa serve per aprire un bar in modo veloce e professionale
Aprire e gestire un bar significa lavorare in un ambiente stimolante, a stretto contatto con le persone. Il bar è una tappa fissa per molti di noi, c’è chi è abituato a farvi colazione ogni mattina, chi vi si reca per la pausa caffè, chi lo ha eletto luogo di ritrovo con amici o colleghi e in ogni città ne troviamo tantissimi e di ogni tipo.
Questo aspetto non deve però scoraggiarti, il fatto che vi siano tanti bar aperti significa che questo tipo di attività commerciale va bene e che il mercato riesce a dare spazio a tutti. Ci sono però bar che guadagnano bene e bar che guadagnano meno e questo dipende da diversi fattori che prescindono da chi vi lavora: lo stile del locale, la sua collocazione, l’arredamento, la tipologia di servizio offerto.
Per aprire un’attività commerciale di successo non basta alzare la serranda e iniziare a lavorare, ma si devono compiere dei passi ben precisi. Vediamo quindi cosa serve per aprire un bar e come è necessario muoversi dal punto di vista burocratico e amministrativo.
Come e dove aprire un bar: guida alle zone della città
Le tipologie di bar da poter aprire possono essere diverse e questo può dipendere anche dal luogo in cui si intende farlo: le potenzialità di sviluppo dell’attività, infatti, saranno diverse da quartiere a quartiere e da zona a zona ma lo stile e l’identità del bar saranno i fattori che gli permetteranno effettivamente di distinguersi dalla concorrenza.
- Aprire un bar al centro storico
Il centro storico delle città è in genere la zona più frequentata dai turisti e quella in cui si concentrano gli eventi e le attrattive, e per aprire la tua attività potrebbe essere sufficiente una piccola location visto che si presuppone sia un locale di passaggio, in cui i clienti si soffermano poco tempo per proseguire poi con le loro attività.
- Aprire un bar in periferia
Diverso è invece il discorso di un bar in periferia o in zone poco frenetiche: l’affitto delle mura costerà sicuramente meno che in centro, ma in questo caso ti conviene puntare su un locale più grande dove le persone possano soffermarsi più tempo.
- Aprire un bar in una zona “business”
Altra opzione è quella di aprire il bar in una zona ricca di uffici, ed in questo caso sarà bene considerare anche l’idea di servire pasti caldi alle ore del pranzo.
Come realizzare un bar “confortevole”
Se vuoi avviare un’attività redditizia devi quindi valutare diversi aspetti: non basta solo che il bar si trovi in una posizione strategica per guadagnare bene e avere molti clienti, ma è comunque importante che si valutino aspetti come gli interni, i servizi offerti e non per ultimo l’identità che il tuo locale dovrà avere e comunicare a chi lo vive.
Per avviare un’attività che sia di gradimento all’utenza bisognerà infatti pensare ad un ambiente che sia accogliente e in tal senso un fattore da non sottovalutare sarà l’arredamento, che andrà scelto con cura in base al target di clienti che si vuole attirare.
Le regole di arredo di interni per locali sono tantissime e ci sono dei piccoli trucchi per attirare i clienti. Pochi sanno ad esempio che i colori giocano un ruolo importante: un arredo elegante che predilige toni dal grigio al blu attira in particolare i lavoratori. I colori accesi attirano invece giovani e famiglie. Le accortezze da seguire sono poi molte altre, come ben sanno gli interior designer.
Cosa serve per aprire un bar: permessi e licenze
Aprire un bar non è certo la stessa cosa che aprire un negozio. I permessi da richiedere e i requisiti da soddisfare sono molti di più in considerazione del fatto che all’interno del locale si somministrano alimenti e bevande. I bar rientrano infatti tra le attività di pubblico esercizio dette “esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico”.
Oltre all’apertura di una partita IVA, per aprire un bar la normativa attuale prevede poi un’altra serie di documenti:
- la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso lo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune;
- la redazione di un Allegato Sanitario da trasmettere all’ASL di competenza;
Cosa serve per aprire un bar: una consulenza qualificata
La documentazione richiesta può però variare in base al Comune in cui si intende aprire il bar. Alcuni Comuni hanno imposto dei vincoli specifici per tutelare le aree di pregio, sia per quanto riguarda la tipologia di attività da svolgere, sia per quanto riguarda i requisiti del locale che dovrà ospitarla.
Districarsi nella materia non è semplice, perché oltre all’aspetto amministrativo bisognerà prestare attenzione anche all’aspetto progettuale. Prima di partire con una nuova attività, sarà necessario pianificare con chiarezza il progetto che si intende realizzare, quale prodotto o servizio si intende offrire e quali sono le risorse economiche a disposizione. Per fare tutto questo e dare il via ad un’attività che abbia tutte le carte in regola per avere successo, il consiglio è quello di richiedere una consulenza qualificata per valutare la fattibilità del progetto e seguirne la realizzazione pratica.
Rivolgendoti a Gi.Pa. In Formazione potrai trovare dei professionisti pronti a seguirti in ogni fase dell’avvio e sviluppo della tua impresa, sia se parti da zero, sia se hai intenzione di rilevare un bar già esistente.
I servizi offerti da Gi.Pa. In Formazione sono diversi:
- consulenza nella trattativa di acquisto o affitto d’azienda;
- ricerca della location e verifica dei locali grazie a un sopralluogo di geometra, architetto e biologo;
- consulenza per la costituzione societaria e per tutte le posizioni da aprire (Partita IVA, INPS, INAIL, Camera di Commercio);
- NISA sanitaria compilata da tecnici competenti;
Oltre a tutti gli aspetti burocratici Gi.Pa in Formazione può occuparsi anche dello sviluppo del tuo progetto imprenditoriale. Gli architetti e gli interior designer del team possono sviluppare per te soluzioni in 3D e individuare lo stile più adatto per il tuo locale, da arredare in base alle tue disponibilità di investimento. Gi.Pa.In formazione è in grado di guidarti fino alla realizzazione del progetto chiavi in mano, studiando anche un piano di comunicazione per lanciare la tua attività.
Richiedi subito una consulenza!