Ecco come aprire un’attività commerciale e da dove partire
Se hai deciso di prendere in mano la tua vita e metterti in proprio, quella di aprire un’attività commerciale in centro città potrebbe essere una buona idea oltre che un’iniziativa gratificante sia dal punto di vista economico che professionale.
Molte persone, per esempio, decidono di avviare e gestire un punto vendita per coltivare una loro particolare passione vendendo una determinata categoria merceologica che gli sta a cuore; altre, invece, stanche del lavoro da dipendenti, vogliono fare il grande salto e diventare imprenditori, per mettersi alla prova e sfruttare le loro capacità. Le motivazioni possono essere tante e differenti, ma tutti coloro che decidono di aprire un’attività commerciale sono comunque accomunati da spirito di iniziativa e buona volontà. Necessaria è poi una buona propensione a relazionarsi con gli altri: gli affari andranno bene se sostenuti da una fetta di clienti affezionati.
Anche scegliere la giusta location e il punto dove verrà aperta l’attività sarà determinante nel successo del progetto: le attività su strada, in particolare nelle zone più frequentate dai turisti, sono molto importanti per le città, piccole o grandi che siano. I punti vendita, infatti, hanno la grande capacità di rendere maggiormente vivibile l’ambiente urbano, in quanto lo arricchiscono di colori e diversità, e creano veri e propri punti di riferimento per residenti e turisti di passaggio.
Come aprire un’attività commerciale partendo da zero?
Una nuova attività nasce sempre da un’idea che bisogna però tradurre in realtà attraverso una serie di passaggi burocratici e pratici. Gli aspetti da considerare quando si decide di avviare un’attività imprenditoriale sono davvero molti ma la buona notizia è che oggi è molto più semplice farlo che in passato, basti pensare al Decreto Bersani del 1998 che ha semplificato la normativa in materia.
Ci sono comunque delle regole ben precise da rispettare e dei requisiti essenziali che bisogna possedere prima di tirare su la serranda: ciò significa ad esempio che non tutti possono intraprendere il lavoro di negoziante, ma solo coloro che sono in possesso di determinati requisiti morali. Per esempio, non possono aprire un’attività commerciale:
- coloro che sono stati dichiarati falliti
- coloro che sono stati condannati per reati non colposi con una pena minima di tre anni
- chi è sottoposto a norme restrittive come limitazione della libertà personale, divieto o obbligo di soggiorno
Se possiedi i requisiti morali puoi procedere con l’iter burocratico amministrativo per aprire il tuo punto vendita.
Il Decreto Bersani, poi, ha stabilito nuove regole nel settore allo scopo di favorire la libertà di avviare nuove attività commerciali. È necessario solo comunicare al Comune la data di apertura, presentando la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), in cui andranno riportati i dati relativi alla conformità edilizia, urbanistica, ambientale e igienico-sanitaria.
L’obbligo di ottenere la licenza (concessione) sussiste invece per le tabaccherie, poiché vendono articoli soggetti al controllo dei Monopoli di Stato.
Come aprire un’attività commerciale nel centro storico
Dal punto di vista commerciale il centro storico è senza dubbio una delle aree migliori e più ambite per aprire un’attività commerciale: tra le zone cittadine è quella maggiormente frequentata dai turisti e anche quella in cui si concentrano attrattive e luoghi di interesse. Per questo motivo alcuni comuni hanno deciso di imporre dei vincoli legati al decoro urbano o per rispettare una distanza da attività commerciali simili. Un esempio è il Comune di Roma che ha stabilito regole ferree a cui devono adeguarsi tutti i negozianti del centro storico come la qualità della merce in vendita e lo stop all’apertura di nuove attività di vicinato che ricadono sia nel settore alimentare che non alimentare.
Bisogna quindi prestare molta attenzione alla scelta dei locali che dovranno ospitare l’attività e informarsi in anticipo su quali e quanti vincoli sono presenti nel comune specifico. Oltre a questo bisogna poi assicurarsi che la destinazione d’uso del locale sia adatta ad ospitare un’attività commerciale e che soddisfi tutti i requisiti stabiliti dall’ASL. È consigliabile quindi chiedere informazioni presso gli uffici della zona in cui si intende aprire il negozio per conoscere la normativa applicata.
Aprire un’attività commerciale con l’aiuto di un consulente
Anche se la normativa in materia è stata notevolmente semplificata e per alcune tipologie di negozi non è più necessaria la licenza, le pratiche amministrative e burocratiche da adempiere prima di avviare l’attività sono comunque molte. Ogni modulo va compilato con cura se non si vuole correre il rischio di incorrere in sanzioni o rimandare l’apertura. Bisogna poi valutare caso per caso, in base alla città e anche alla zona in cui si vuole aprire bottega perché anche la migliore idea può subire dei rallentamenti o degli stop a causa delle lungaggini burocratiche e amministrative.
Se non vuoi correre il rischio di saltare da un ufficio all’altro in cerca di informazioni e vuoi partire con il piede giusto puoi richiedere una consulenza a Gi.Pa. In Formazione: troverai un team di persone qualificate, in grado di rispondere ad ogni problematica e di guidarti fino all’apertura del tuo negozio.
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Solo rivolgendoti ad un professionista del settore potrai partire con tutte le carte in regola e costruire il successo della tua attività.